In arrivo i primari per lo Spoke di Castrovillari. Graziano rassicura: «Avviate le procedure»
Il commissario dell'Asp: «L’ospedale è perfettibile, c’è tanto da fare, ma c’è bisogno anche di fiducia. Non si dovrebbe strumentalizzare la sanità». Laghi risponde: «Si parla del futuro, ma il presente è desolante»
CASTROVILLARI - «Per il mese di dicembre speriamo di chiudere i concorsi per direttori delle strutture complesse di Ostetricia, Chirurgia e Pronto Soccorso e che non ci siano dimissioni di componenti delle commissioni. Abbiamo avviato le procedure, che non sono semplici. Poi rimarranno solo Medicina ed Anestesia che completeremo all’inizio del prossimo anno. Su Ortopedia, una volta raggiunto l’organico minimo, procederemo speditamente ad avviare le procedure per individuare il nuovo direttore della struttura».
Queste le risposte di Antonello Graziano, commissario dell’Asp di Cosenza, alle criticità sollevate dal "Comitato per il Diritto alla salute delle popolazioni dell’area del Pollino, Esaro e Sibaritide" che nei giorni scorsi ha manifestato davanti alla sede dell’Azienda sanitaria cosentina rivendicando più posti letto e personale per lo Spoke di Castrovillari.
Nell'intervista rilasciata al Corriere della Calabria, Graziano spiega che «i posti letto in più richiesti dai manifestanti non spetta a me assegnarli, sono stabiliti da un decreto del commissario ad acta, in ogni caso il rapporto posti letto/personale vede Castrovillari messa meglio rispetto allo spoke di Corigliano-Rossano dove – a fronte di 163 posti letto attivi – abbiamo 671 presenze di personale. Sullo spoke di Castrovillari, a fronte di 93 posti letto attivi abbiamo 414 operatori: abbiamo così un rapporto personale/posti letto che è di 4,4 a Castrovillari e di 4,1 per lo Spoke di Co-Ro».
Poi riguardo alla richiesta di incontro il commissario spiega che «ho ricevuto soltanto una letterina con la data del sit-in. Al consigliere regionale Laghi avevo già detto che l’11 ottobre non sarei stato presente a Cosenza perché ero impegnato a Catanzaro. L’incontro lo faremo in una data concordata anche se ritengo sbagliato destare clamore in maniera pretestuosa, creare allarmismo che genera solo confusione e distacco tra i calabresi, alimentando la mobilità passiva».
«Certo, l’ospedale di Castrovillari così come altri spoke della provincia di Cosenza è perfettibile, c’è tanto da fare, ma c’è bisogno anche di fiducia. Non si dovrebbe strumentalizzare la sanità. Io sono un tecnico, non ho paternità politica, la mia storia passata parla chiaro e nell’esercizio del mio ruolo non sono né di destra né di sinistra. Devo portare a casa i risultati. In buona fede, ripeto, è sbagliato dire che tutto va male perché così si alimenta la sfiducia dei cittadini verso le proprie strutture sanitarie, alimentando l’esodo degli stessi verso altre Regioni, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi per i pazienti ed i loro familiari. Così facendo si determina altresì l’aumento della mobilità passiva, che, invece va assolutamente ridotta se vogliamo ritornare alla normalità del nostro Sistema Sanitario Regionale».
Graziano parla anche di quanto già fatto: «A Castrovillari abbiamo completato, dopo 15 anni, il blocco operatorio. È già realizzata e funziona la nuova Terapia intensiva per 10 posti letto; appaltata e in corso di esecuzione l’unità di day surgery; appaltato e in corso esecuzione il nuovo Pronto Soccorso con 8 posti letto di Obi (osservazione breve intensiva: previsti altrettanti posti a Paola-Cetraro e 15 a Corigliano-Rossano, ndr); già appaltata l’unità di terapia sub intensiva per 8 posti letto; installata una nuova apparecchiatura per angiografia presso l’unità di emodinamica, in corso di installazione la nuova Tac, il mammografo e il telecomandato radiologico; in corso di definizione la nuova unità di Oncologia e somministrazione di farmaci antiblastici. Inoltre, a breve sarà adeguata l’elisuperfice idonea al volo notturno».
Il commissario ammette anche i "nei" ancora presenti: «È tutto perfettibile. Non nascondo che, ad esempio, in ortopedia e oculistica ci sono delle difficoltà a Castrovillari come altrove per mancanza di specialisti, non escludo però di risolverla con il personale giunto da Cuba. Una cosa però mi preme dirla: non c’è alcun accanimento, stiamo operando con la massima trasparenza, con molti sforzi, dando anche tante risposte».
Dopo questa intervista, arriva pronta la risposta del consigliere Ferdinando Laghi che afferma: «Il Direttore Graziano sbaglia interlocutore La manifestazione è stata indetta e organizzata da sei Associazioni: AVO, AVIS, Famiglie Disabili (AFD), Medici Cattolici (AMCI), Amici del Cuore e Solidarietà e Partecipazione ed io di questo Comitato faccio parte in quanto Presidente di S&P. Un Comitato impegnato da quasi dieci anni, quindi da ben prima che si insediasse il dottor Graziano, a tutela dell'ospedale di Castrovillari e dunque del diritto alla salute delle popolazioni del Pollino-Esaro-Sibaritide. Graziano, perciò si rivolga a chi lo ha ufficialmente e molte volte interpellato per un intero mese (8 le PEC inviate!, innumerevoli le telefonate rimaste senza risposta), prima della manifestazione, senza aver avuto mai alcun riscontro. Non posso, tuttavia fare a meno di rilevare che le argomentazioni addotte dal dottor Graziano sembrano più quelle di un responsabile dello spoke di Corigliano-Rossano che del Direttore Generale dell'Asp di Cosenza. Così come è inevitabile notare come per le iniziative a tutela dell'Ospedale di Castrovillari si continui a parlare sempre al futuro, lasciando sotto gli occhi di tutti la desolante realtà descritta nel documento presentato dalle Associazioni e, soprattutto, dagli oltre duecento cittadini che si sono sobbarcati i disagi della protesta all'ASP per reclamare rispetto e una sanità pubblica degna di questo nome».