Pioggia di investimenti per i piccoli centri: ammessi 19 comuni della Calabria del nord-est
Il fondo, che ha previsto la predisposizione di un “Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni”, ha consentito agli stessi di presentare progetti di rigenerazione. Spiccano San Giorgio Albanese e Alessandria del Carretto
CORIGLIANO-ROSSANO - Il futuro dei piccoli centri passa necessariamente attraverso le importanti opere di riqualificazione. Per questo motivo, il Ministero dell’Interno ha disposto l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli centri per sostenere, valorizzare e recuperare i centri storici. Il fondo, che ha previsto la predisposizione di un “Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni”, ha consentito ai comuni rientrati nell’elenco definito del Dpcm del 23 luglio 2021 di presentare un progetto nel limite massimo finanziabile di 700 mila euro. Per i progetti presentati in forma associata, l’importo di 700 mila euro è moltiplicato per il numero di Comuni facenti parte della convenzione o per i quali l’Unione presenta il progetto.
I comuni della Calabria del nord-est che hanno partecipato sono stati 29, tra questi 19 hanno ottenuto i finanziamenti. I comuni ammessi sono: San Giorgio Albanese (3.500.000,00 euro), Alessandria del Carretto capofila insieme a Castroregio, Plataci, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria (3.500.000,00 euro) con il progetto della Pedemontana, Roseto Capo Spulico (700.000,00), Civita (700.000,00), Rocca Imperiale (700.000,00), Mandatoriccio (700.000,00), Bocchigliero (700.000,00), Canna (700.000,00), Oriolo (700.000,00), Altomonte (700.000,00), Mottafollone (700.000,00), Albidona (700.000,00), Frascineto (700.000,00), Pietrapaola (700.000,00), Caloveto (700.000,00), Terravecchia (700.000,00), Paludi (700.000,00), Cropalati (700.000,00), Laino Castello (698.000,00). Gli esclusi sono Calopezzati, Francavilla Marittima, Laino Borgo, Longobucco, Lungro, Nocara, San Donato di Ninea, Saracena, Scala Coeli e Terranova.
Il Piano si assicura inoltre di predisporre i finanziamenti dando priorità ai seguenti interventi: a) qualificazione e manutenzione del territorio, mediante recupero e riqualificazione di immobili esistenti e di aree dismesse, nonché interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico; b) messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici e a quelli destinati ai servizi per la prima infanzia, alle strutture pubbliche con funzioni socio-assistenziali e alle strutture di maggiore fruizione pubblica; c) riqualificazione e accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico, nonché realizzazione di impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili; d) acquisizione e riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado anche al fine di sostenere l’imprenditoria giovanile per l’avvio di nuove attività turistiche e commerciali volte alla valorizzazione e alla promozione del territorio e dei suoi prodotti; e) acquisizione di case cantoniere e del sedime ferroviario dismesso; f) recupero e riqualificazione urbana dei centri storici anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi; g) recupero di beni culturali, storici, artistici e librari; h) recupero dei pascoli montani, anche al fine di favorire la produzione di carni e di formaggi di qualità; i) interventi di ristrutturazione dei percorsi viari di particolare valore storico e culturale destinati ad accogliere flussi turistici che utilizzino modalità di trasporto a basso impatto ambientale.