I cosentini vogliono "dirottare" il Frecciarossa e la Sibaritide muta
Una proposta fatta da cittadini e amministratori dell'area bruzia spingerebbe per una nuova fermata del Sibari-Bolzano a Castiglione cosentino che dilaterebbe, così, i tempi di viaggio di 25 minuti. E sullo Jonio nessuno dice nulla. Allucinante!
CORIGLIANO-ROSSANO - I cosentini vogliono "dirottare" il Frecciarossa Sibari-Bolzano, l'unico treno veloce che collega la Calabria del nord-est al resto del mondo, verso la stazione di Castiglione cosentino (e domani, magari chissà, anche verso quella di Cosenza). Un treno veloce che in provincia di Cosenza sarebbe ridotto alla stregua di un regionale (già ferma in quasi tutte le stazioni che attraversa!) e che potrebbe neutralizzare quel rapporto di tempo/percorrenza. Dov'è il problema? È che mentre nell'area bruzia, come sempre, si coalizzano per far valere i loro diritti, sul fronte della Sibaritide si dormono sonni profondi. Nessuno si ribella, per poi piangere a torto subito. È il solito, vecchio clichè!
I cittadini e gli amministratori locali dell'area bruzia - insieme - hanno rianimato una vecchia istanza: chiedere a Trenitalia e al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, una fermata del Frecciarossa a Castiglione Cosentino. Questa richiesta si scontra, però, con il silenzio assordante dalla Sibaritide, storicamente svantaggiata nei collegamenti ferroviari e che dovrebbe avere tutto l'interesse a difendere con le unghie e con i denti i propri (pochi) diritti.
Dal 2019, anno in cui era stata promessa una fermata intermedia a Santa Maria di Settimo a Montalto Uffugo, non si è più vista alcuna evoluzione. La deviazione verso Castiglione Cosentino apparirebbe oggi una forzatura che trasformerebbe il treno veloce in una littorina. Questo avverrebbe a discapito della velocità e dell’efficienza per l’utenza del nord-est calabrese, che continua a rimanere priva - hainoi! - di una voce forte e coesa.
Una (ulteriore) fermata a Castiglione cosentino non avrebbe alcun senso
La modifica proposta non è senza costi: il cambio banco previsto a Castiglione Cosentino causerebbe rallentamenti significativi di circa 25 minuti. Questo ritardo penalizza ulteriormente l’unico treno AV che collega la Sibaritide a Roma e alle città del Nord Italia.
Una battaglia efficace con Trenitalia potrebbe preferire la richiesta di un Frecciarossa diretto Cosenza-Milano piuttosto che una modifica potenzialmente deleteria per l'intera linea. Anche l’attuale fermata di Torano, servente l’area urbana di Cosenza, sebbene criticata in passato quando venne istituita, comporta solo un ritardo minimo, a differenza di quanto accadrebbe con una fermata a Castiglione.
La speranza è che la Sibaritide decida di rivendicare il proprio posto nel discorso, facendo finalmente sentire la propria opinione. Senza il risveglio di questa area strategica ma perennemente dormiente, c’è il rischio reale che, nell’indifferenza generale, Trenitalia (con la complicità della politica regionale e cosentina) venga persuasa a trasformare un sogno in un incubo per la mobilità della Calabria del nord-est. Del resto, l'antica e gloriosa Sibari venne distrutta da Crotone mentre era nel sonno del giorno!