20 ore fa:Disperso in Sila: ritrovato un giovane di 32 anni
19 ore fa:Addio al maestro Longoni: il suo orizzonte mancherà al nostro glocal
17 ore fa:Le Arcidiocesi di Rossano-Cariati e Bari-Bitonto insieme in visita a Istanbul
18 ore fa:Arpacal pubblica il Report di balneazione 2025: da Cariati a Rocca Imperiale acque eccellenti
3 ore fa:Arriveranno fondi a Co-Ro, ma sono stati stanziati dalla Giunta Oliverio
1 ora fa:Ugo Filippo, decano dei maestri calabresi
50 minuti fa:Veglia Pasquale, Aloise: «Questa è la notte della Speranza. Non celebriamo solo un rito, celebriamo la Vita»
2 ore fa:Opere nell'Opera, nella cittadella ospedaliera di Insiti sorgerà anche una chiesa votata alla speranza
20 ore fa:Antonella Ruggiero super ospite nel borgo arbëreshë di Civita
18 ore fa:Ci hanno tolto pure l'acqua... ma dove vogliamo andare?

Un eremita in città: Giovanni Piccirillo ha scelto come eremo la chiesa di San Biagio di Rossano

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Nel cuore del Centro Storico di Rossano, fra le case e i vicoli di una delle zone più antiche dell’impianto urbano, dal 2 Luglio 2024, vivrà Giovanni Piccirillo, un «eremita nella città», che ha tramutato in eremo l'antica chiesa di San Biagio.

«Giovanni - riporta la nota diocesana -, poco più di quarant’anni, nato in Germania, il papà di Caserta, la mamma di Longobucco, è un giovane dei nostri tempi: un bel sorriso, due occhi puliti ed accoglienti che fanno trapelare la vivacità della sua vita spirituale. Una vita scandita da ritmi quotidiani della preghiera molto rigidi, ma anche dal lavoro che lo inserisce in pieno nella città bizantina di San Nilo e San Bartolomeo.Dopo gli studi artistici a Caserta si trasferisce prima a Firenze e dopo a Napoli, laureandosi in restauro. Oggi è restauratore specializzato in mosaici ed affreschi, collabora con soprintendenza e ha lavorato anche negli scavi di Pompei. Durante il soggiorno a Firenze incontra le “Sentinelle del mattino di Pasqua”, un gruppo di evangelizzazione di strada con il quale riscopre la fede. Prima a Firenze, poi a Roma, con un passaggio a Minturno, è attratto dalla bellezza della liturgia delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme, una comunità di origine francese, di monaci e di monache, che ha il carisma di vivere e pregare nel cuore delle più grandi città. La fraternità gli insegna la lectio divina, l'adorazione silenziosa e la contemplazione di Dio che abita la città perché abitata dagli uomini. Dal 2018 è per caso coinvolto in una mostra al Museo Diocesano e del Codex di Rossano, istituzione che gli consentirà di dare vita ogni anno all’esperienza del progetto “Un restauro a porte aperte”. Da qualche anno ha chiesto alla Arcidicoesi di Rossano-Cariati di accoglierlo come eremita di città, rispondendo così alla chiamata che il Signore ha messo nel suo cuore nel 2005, proprio in un eremo».

Ma che ci fa un eremita in mezzo al caos cittadino? «È un segno importante per tutte le persone costrette a vivere da sole. Al centro storico di Rossano diversi nuclei abitativi sono composti da single, anziani, non sempre felici: a loro l’eremita dice che la solitudine può essere un’opportunità per scoprire la presenza di Dio, ascoltare la sua Parola, godere del suo conforto. A tutti i cristiani, inoltre, l’eremita di città dimostra che si può pregare anche nel caos; è un richiamo al senso della vita, che è diverso da ciò che si tende a ripetere per abitudine tutti i giorni. Ricorda, insomma, che il cuore della relazione con Cristo vive di preghiera».

«Vivere in città come se si trattasse del deserto, vivere il cuore a cuore con Dio ripetendo la preghiera di Charles de Foucauld: Padre mio mi abbandono a te».

Il rito di vestizione monastica di Giovanni Piccirillo, con le promesse nelle mani del di S. E. l'Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, si terrà martedì 2 luglio 2024 alle ore 19:00 nella chiesa di San Biagio, nel centro storico di Rossano.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.