Stasi sulla tragica vicenda di Steccato di Cutro: «Non è umano restare indifferenti»
Il sindaco ricorda i migranti morti in mare ma anche le vittime delle guerre che si stanno consumando nel mondo: «Ci sono linee che l'umanità non dovrebbe mai superare ed invece continua a travalicare, per superbia o indifferenza»

CORIGLIANO-ROSSANO - Anche il sindaco di Corigliano-Rossano ha ricordato il tragico evento di Cutro ad un anno dall'accaduto.
«Ci sono fenomeni complessi, che riguardano la storia dell'umanità, - ha dichiarato in una nota - che determinano l'esistenza di migliaia di persone e che non si possono banalizzare. Tra questi le migrazioni. Soprattutto ci sono linee che l'umanità non dovrebbe mai superare ed invece continua a travalicare, per superbia o indifferenza».
«Ci sono uomini e donne, bimbi ed anziani, che stanno morendo sotto le bombe in Est Europa ed a Gaza, oppure in mare, inseguendo una speranza, come accadde esattamente un anno fa a largo di Steccato di Cutro. È umano restare indifferenti? Chiedetelo a Vincenzo, il pescatore che ha salvato i pochi superstiti di quella strage e che non riesce più a fare il suo mestiere, ad andare in acqua, perché "gli sembra di raccogliere ancora corpi"».
«Sappiamo tutti - conclude - che non è umano restare indifferenti, e la nostra è una città umana, che non dimentica».