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Sibari-Co-Ro, quella parola nell'orecchio di Simonini a Stasi che accende entusiasmo

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – La Sibari-Co-Ro, la strada che dovrebbe sancire la fine dell’isolamento per la terza città della Calabria, ha tempi straordinariamente stretti. Lunedì scorso, in occasione dell’arrivo di Salvini in Calabria, il Ministro dei Trasporti era accompagnato da Massimo Simonini, il commissario per la Statale 106. E proprio in quella occasione l’ex amministratore di Anas e oggi plenipotenziario per le opere della jonica, ha illustrato al sindaco Stasi, presente all’incontro insieme ad altri colleghi amministratori, le procedure e gli step progettuali che interesseranno l’atteso ammodernamento della strada che dall’intersezione con la Statale 534 scendendo verso sud per circa 30 km arriverà fino al torrente Coserie, nella periferia di Rossano.

«Entro aprile dovremmo pubblicare il Bando per la Gara d’appalto integrata». Sarebbero state queste le parole che Simonini avrebbe detto a Stasi. Un punto saliente, determinante sulla road map che ci da importanti indicazioni su quelli che dovrebbero essere le altre e importanti scadenze del cronoprogramma. Che cerchiamo ora di ripercorrere sinteticamente.

Se il termine fissato da Simonini, dunque, dovesse essere l’inizio della primavera è sott’inteso che da oggi e fino al 31 marzo (4 mesi) dovranno essere espletati due importanti passaggi: la chiusura del Piano di Fattibilità tecnica ed economica (PFTE), che dovrà recepire nella sua pancia le diverse prescrizioni fatte dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici; la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), sulla quale ritorneremo più tardi.

Riguardo al PFTE, il progetto sarebbe in fase di ultimazione e già entro fine anno potrebbe essere presentato alle autorità competenti per i definitivi passaggi. In questi mesi tecnici e progettisti hanno lavorato per limare le spigolature evidenziate dal massimo organo di controllo del Ministero delle Infrastrutture. E quindi, sono state completate tutte le perizie e i sondaggi geologici e archeologici lungo il tracciato; si sta ad oggi completando tutta la parte relativa all’impatto paesaggistico dell’opera mentre la pratica di adeguamento degli strumenti urbanistici territoriali (non ancora in linea con il progetto) potrebbe essere bypassata con i poteri commissariali.

Una volta chiuso il PFTE sarà avviata la procedura VIA. Ed è qui la vera e grande novità. Perché come ricordavamo nei giorni scorsi, grazie ad una nuova misura normativa (Legge 136/2023) varata dal Governo Meloni, il Commissario straordinario (in questo caso Simonini), d’intesa con il Presidente della Regione (in questo caso Roberto Occhiuto), può richiedere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di individuare la stessa Regione quale autorità competente allo svolgimento della procedura VIA (ne abbiamo parlato qui). Volontà già espressa in modo chiaro da Occhiuto.

Per l’ottenimento della VIA, dunque, sarà una procedura iper-semplificata. Non più i canonici 6 mesi (che nella maggior parte dei casi raddoppiano) bensì una pratica risolvibile tra i 60 e i 90 giorni. Ed è così che si arriva, di fatto, al 31 marzo.

Una volta ottenuta la VIA sulla scorta del PFTE, il commissario Massimo Simonini con i poteri di deroga conferitigli dal celebre Decreto Sblocca Italia, potrà indire la Gara d’Appalto integrata per la Sibari-Coserie (nome in codice CZ388) che, dunque, dovrebbe essere indetta – stando a Simonini – nel mese di Aprile 2024.

Dalla pubblicazione della gara e fino all’aggiudicazione dovranno trascorrere sei mesi e ci ritroveremmo, così, ad Ottobre 2024 per sapere chi sarà la società che costruirà la nuova strada e da lì altri 4 mesi per l’approvazione del Progetto esecutivo e l’apertura dei cantieri. Che – dunque – senza imprevisti di sorta (che comunque non dovrebbero essercene) sarebbero attivati non più tardi della primavera 2025.

Quando tempo passerà per la realizzazione dell’opera? Quando le auto inizieranno a viaggiare sulla nuova strada? Anche questi tempi sono riportati nella bozza del Progetto di Fattibilità tecnica ed economica. L’infrastruttura dovrebbe essere realizzata in 5 anni con l’avvio simultaneo dei due cantieri dal vertice nord (innesto SS534) e dal vertice sud (viadotto Coserie). Quindi, a primavera 2030 si dovrebbe avere la nuova strada. C’è da fidarsi di questi tempi? Sicuramente c’è da fidarsi dell’accoppiata vincente fatta da Webuild e Anas nella fase realizzativa del Megalotto 3 dove i lavori procedono spediti secondo cronoprogramma e in rispetto di tutte le scadenze (pare si sia anche in vantaggio sui tempi di consegna). Se anche per la Sibari-Coserie si dovesse concretizzare questa alchimia, retta da una forza lavoro ineccepibile e da uno staff tecnico-dirigenziale di primo livello, allora è giusto sperare.

Cosa significa per il territorio di Corigliano-Rossano avere una nuova strada moderna, sicura e veloce è inutile dirlo: è una rivoluzione che a queste latitudini aspettiamo da sempre!


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Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.