48 minuti fa:Scutellà sull'affidabilità dei sondaggi diffusi: «Istituti pagati dalla Regione»
15 ore fa:L’Unical celebra sei anni di successi: innovazione, crescita e apertura al territorio
17 ore fa:Giuseppe Fino tra i protagonisti del prestigioso torneo "Premier Padel" di Düsseldorf
2 ore fa:Santino Soda alla guida di Democrazia Sovrana e Popolare nell’alto jonio cosentino
18 minuti fa:Coldiretti Calabria: Enrico Parisi a Roma al "Meeting della fraternità"
16 ore fa:I Parchi Archeologici di Crotone e Sibari fanno il boom di visitatori: più di 140mila in tre mesi
17 ore fa:Pugliese si candida al fianco di Tridico: «Un atto d'amore per la nostra terra»
3 ore fa:Saracena, il sindaco agli studenti: «Siate protagonisti del futuro. La scuola è il primo bene comune»
2 ore fa:Avvisi elettronici e rete digitale, Colamaria (Udicon): «Un’occasione da non perdere»
15 ore fa:Completamento Sila-Mare: cittadini chiedono la convocazione un Consiglio Comunale aperto

Momenti di speranza e condivisione: l'arcivescovo il Consiglio Comunale dei ragazzi di Co-Ro

1 minuti di lettura

CORIGLIAO-ROSSANO - Il consiglio comunale dei ragazzi di Corigliano-Rossano ha incontrato l’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise. L’incontro era era stato fissato da tempo, ma si è arricchito di nuovi contenuti a seguito della preziosa lettera di denuncia e sprono scritta dall' Arcivescovo all’indomani dell’efferato delitto avvenuto in città.

«I ragazzi - riporta la nota - sono stati accolti nella Sala degli Stemmi, assieme ai genitori e volontari dell’Associazione Insieme e della Istituzione Teresiana. L’incontro si è aperto con i ringraziamenti da parte del Presidente dell’associazione Insieme, Francesco Polimeni, a cui sono seguite le parole dell’Arcivescovo che ha accolto con gioia i ragazzi e tutti i presenti. Il baby sindaco ha preso, quindi, la parola ringraziando l’Arcivescovo per l’ospitalità e partendo dagli spunti offerti dalla lettera rivolta alla comunità del centro storico di Rossano incentrando il suo intervento sul tema della legalità. Il discorso ha emozionato tutti, conlcudendo con la promessa del suo impegno e quello della sua giunta comunale su questo fronte, per tutto il suo mandato politico. In seguito, a turno, rappresentanti e i consiglieri del consiglio comunale dei ragazzi hanno posto le loro domande all’Arcivescovo. I temi  trattati hanno spaziato dal bullismo alla paura che hanno i ragazzi di denunciare. Uno di loro ha descritto la mafia come una malattia del nostro territorio. Monsignor Aloise ha spiegato che la lotta contro la mafia è data dalla collaborazione e corresponsabilità che deve portare il cittadino onesto a combattere contro l’illegalità. Fin da piccoli non bisogna aver paura di parlare denunciando anche piccoli atti considerati illegali, a partire dal bullismo. La guida della chiesa diocesana ha descritto il comportamento mafioso come un neo appartenente alla Calabria, ma questa terra, caratterizzata da tanta bellezza, non deve lasciarsi abbattere dalla presenza di questo brutto neo».

«Il vescovo - si legge ancora - ha anche parlato del suo impegno per la comunità, riportando fatti personali che ha affrontato durante tutto il suo percorso ecclesiastico arricchendo così l’esperienza e la conoscenza dei ragazzi, ma anche dei presenti in sala. L’incontro è stato davvero emozionante, sono stati trattati temi molto profondi che hanno toccato i ragazzi, spingendoli a ragionare, riflettere e confrontarsi. Infine la benedizione e l'augurio da parte del vescovo di poter continuare a fare la differenza sul territorio con atti di sensibilizzazione e prevenzione contro l’illegalità».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.