Quella corsa lenta sistematica del Frecciarossa tra Paola e Sibari… per accumulare ritardo?
La denuncia di un pendolare: «Abbiamo viaggiato fissi a 50km/h arrivando in stazione pochi minuti dopo la partenza del Sibari-Crotone». Ritardi sistematici. La navetta pagata dalla Regione parte vuota ma per i pendolari c’è il bus sostitutivo
CORIGLIANO-ROSSANO – Emergono nuovi e allarmanti dettagli sul Frecciarossa Bolzano-Roma-Sibari, in quello che ormai è diventato un vero e proprio caso di sistematico disagio per i pendolari della Calabria jonica. Coincidenze sballate, treni-navetta che partono vuoti, pendolari che restano a piedi e senza informazioni nel cuore della notta nel piazzale della Stazione di Sibari, servizi sostitutivi su gomma pronti ad intervenire per sopperire ai disagi, soldi pubblici buttati nel cestino per una evidente disorganizzazione che attanaglia Trenitalia che, evidentemente, non riesce bene a dialogare con il suo comparto regionale. Una serie di difficoltà che oggi rischiano seriamente di mandare in crisi una delle più grandi conquiste della Calabria del nord-est degli ultimi anni: l’unico treno veloce a lunga percorrenza che collega la Sibaritide al resto del Paese. È solo una casualità o c’è un disegno ordito per sfiancare questo servizio e riportare il territorio jonico a viaggiare esclusivamente su gomma? A pensar male si fa peccato ma spesso è l’intuizione giusta. Anche perché le continue denunce dei pendolari della coppia di Frecciarossa che collega Sibari a Bolzano oggi si arricchiscono di prove inquietanti.
«Non è possibile che un Frecciarossa accumuli più ritardo nel tragitto Paola-Sibari di quello accumulato lungo tutta la tratta Bolzano-Paola. È inammissibile». A parlare è un utente fisso del treno veloce («e se me lo consentissero anche del regionale Sibari-Crotone») che quel treno a lunga percorrenza lo prende almeno 10 giorni al mese e che insospettito da questi continui e costanti ritardi ha deciso di documentare tutto.
L’utente mostra la tabella oraria in tempo reale dell’ultimo viaggio effettuato lo scorso 12 giugno 2023. «Da come si evince l’arrivo stimato a Sibari è alle 22:47 ovvero 6 minuti dopo la partenza del regionale delle 22:41». Questo dopo che il Frecciarossa FR8519 era arrivato nella stazione di Paola, dopo un viaggio lungo più di mille kilometri, accumulando un ritardo di appena 9 minuti.
Quello che succede, invece, nel tragitto Paola-Sibari, lungo una linea di binario vuota e desolata di appena 75km, ha del tragicomico. Il treno non solo non riesce a recuperare nemmeno un secondo del ritardo accumulato, nonostante viaggi su una linea – ribadiamo - praticamente deserta, ma addirittura riesce a prendere altri 6 minuti di ritardo facendo saltare la coincidenza. Nemmeno Mandrake avrebbe saputo fare meglio.
Come è possibile? «In quella circostanza del 12 giugno scorso – racconta ancora il pendolare - ho chiesto espressamente al capotreno perché stessimo viaggiando a 50km/h su una tratta calibrata fino a 150km/h». Nessuna risposta. O meglio, ci racconta ancora il pendolare esausto, quella sera, stranamente, dopo che sul convoglio era nata la discussione tra i viaggiatori ed il personale di Trenitalia, il regionale Sibari-Crotone stranamente ha atteso in stazione l’arrivo del vettore nazionale. Senza fare saltare la coincidenza.
Allora, cosa sta accadendo? Perché questi ritardi metodici e sistematici? Perché il treno link-regionale Sibari-Crotone non può aspettare l’arrivo del Frecciarossa e ha tutta questa premura a partire? Perché eventualmente non si rimodulano gli orari? Ma soprattutto perché Trenitalia sa già che occorre un servizio bus sostitutivo (che è quasi sempre onnipresente davanti alla stazione di Sibari) quando di prassi dovrebbe esserci un treno, pagato dalla Regione, a garantire il collegamento?
Sono tutte domande che cercano risposte.