Per Co-Ro 44mln di euro netti di solo gettito erariale nel periodo post fusione – I DATI
I numeri del Viminale parlano chiaro: rispetto ai trasferimenti che avrebbero ottenuto, insieme, i due estinti comuni, la nuova realtà comunale ha un vantaggio di 11 mln di euro l’anno. Ricchezza che non deriva solo da fondo fusione
CORIGLIANO-ROSSANO – La politica parla, spesso chiacchiera con il popolo (colpevolmente inconsapevole), ma i numeri sono numeri e contro quelli non ci sono teorie, filosofie e populismi che tengano. La polemica degli ultimi giorni sui trasferimenti erariali di cui sta “godendo” il comune di Corigliano-Rossano ha animato e diviso il dibattito politico tra chi attacca e vuole sapere che fine abbiano fatto questi soldi e chi difende l’operato dell’Amministrazione comunale, sostenendo invece che il gettito erariale verso il comune fuso sia rimasto pressoché invariato, nei numeri e nelle forme, rispetto a quanto riscuotevano i due municipi pre-fusione. Allora, siamo andati a vedere questi i numeri – liberamente consultabili da ogni utente sul portale del Ministero dell’Interno – e abbiamo messo allo specchio 8 anni di cassa, dal 2015 al 2022 (compresi): gli ultimi 4 con la fusione e i precedenti 4 ante fusione. Ecco cosa dicono le cifre.
Partiamo dal quadro generale.
In questi 8 anni Corigliano e Rossano e Corigliano-Rossano hanno incassato un gettito erariale complessivo di 120.203.453,81 Euro. Cosa è compreso in questa somma? Tutto quanto lo Stato, secondo i dettami della Costituzione e delle Leggi, ripartisce ai comuni che compongono l’Apparato democratico italiano. Insomma, una cifra che non dipende dalla gestione politica protempore dell’ente ma che è stabilita secondo gli algoritmi generali dello Stato: una spesa accantonata ogni anno per ognuno dei 7.901 comuni che compongono la Penisola e che varia in base ad esigenze, potenzialità di crescita, produttività e benessere. E quindi – per citare alcune voci a titolo esemplificativo – in questo grande capitolo ci sono il fondo di solidarietà; gli stipendi di amministratori e dipendenti comunali; i trasferimenti compensativi su Imu, Tasi, Tosap; il contributo agli investimenti comunali per la manutenzione ordinaria; il contributo fusione di poco meno di 2 milioni (dal 2019) e così via. Riferiti all’anno 2020 ci sono anche i fondi Covid per i diversi bonus e per le operazioni di sanità pubblica.
Ovviamente in questa cifra non sono compresi tutti gli altri trasferimenti di bilancio fuori dal gettito erariale e nemmeno i fondi extrabilancio che vengono intercettati attraverso la programmazione amministrativa (dai fondi Ue a quelli regionali e via discorrendo). Per intenderci, in queste cifre non ci sono progetti come i Pinqua, i diversi fondi per le manifestazioni culturali, i finanziamenti intercettati a destra e a manca per le più disparate progettazioni.
In questa mole di denaro di oltre 120milioni di euro c’è, però, da fare un distinguo tra quanti soldi si incassavano prima e quanti se ne incassano ora. Lo spartiacque è nel 2018, anno in cui avviene la fusione dei due comuni e quindi delle due casse (a proposito, nel caso in cui dovesse andare in porto il progetto secessionista in base a quali criteri verrà suddivisa la cassa comunale di Corigliano-Rossano?).
Ecco cosa viene fuori, allora, dal raffronto ante e post fusione.
Dal 2015 al 2018 (compresi) i Comuni di Corigliano e Rossano hanno incassato quale trasferimento erariale dello Stato una cifra complessiva di 38.889.387,36 Euro di cui 16.829.957,98 Euro a Corigliano e 22.059.423,38 Euro a Rossano. L’anno di maggiore gettito per entrambi i comuni è stato il 2016 (5.806.145,25 Euro a Corigliano e 7.221.096,90 Euro a Rossano) mentre quello con il minore gettito è stato il 2018 (337.019,46 Euro a Corigliano e 553.781,14 Euro a Rossano). Facendo un calcolo dei trasferimenti erariali, virtualmente i due comuni insieme dal 2015 al 2018 (compresi) hanno avuto un gettito erariale complessivo di circa 9,7 milioni di Euro l’anno (4,1mln di Euro Corigliano e 5,6 mln di Euro Rossano).
Cosa è successo, invece, nel periodo post-fusione? Sempre consultando i dati del portale del Ministero dell’Interno viene fuori che il Comune di Corigliano-Rossano, nel periodo tra il 2019 e il 2022 (compresi) ha incassato trasferimenti erariali per 81.314.066,45 Euro con una media di oltre 20 milioni di Euro l’anno.
Il rapporto, quindi, ante (9,7milioni di Euro/anno) e post (20 milioni di Euro/anno) fusione fa registrare una fortissima differenza, tutta ad appannaggio del Comune fuso. Che, a conti fatti, ogni anno, rispetto ai conti unificati degli estinti comuni di Corigliano e Rossano, riesce ad incassare quasi 11 milioni di euro in più. Pertanto, al netto, di vecchi e nuovi conti, l’attivo (il di più) di solo gettito erariale di questi ultimi 4 anni di gestione amministrativa è quantificabile in una cifra pari 44 milioni di euro. Che non ci sarebbero stati senza l’unificazione delle due municipalità.
A fare la differenza, tra il presente e il passato, non è solo il fondo pro fusione, che ammonta ad “appena” 1.965.549,71 Euro annui e nemmeno il fondo Covid per un totale di 2,8 milioni di euro. Perché togliendo dal netto del gettito erariale il capitale di queste due voci, rimarrebbero, comunque, 33,3 milioni di euro, che maturano dalla consistenza vera e propria della città - dal suo Pil interno, dal suo volume urbanistico e commerciale, dalle sue esigenze e, perché no, anche dalla sua autorevolezza di grande città - che diversamente non esisterebbe.
Nel fare i conti, però, ci siamo posti anche un’altra domanda (assurda ma comunque possibile): non è che per caso la fusione è subentrata in un momento straordinario, in una contingenza storica in cui i trasferimenti erariali sono aumentati per tutti i comuni? Ci siamo fatti, allora, i fatti degli altri. E abbiamo spulciato la lista dei trasferimenti erariali al Comune di Rende, l’unico in provincia di Cosenza che a livello demografico con una popolazione di 35.500 abitanti si attesta sui livelli degli ex Comuni di Corigliano e Rossano. Ebbene, il comune di Rende continua a percepire, in media, come gettito erariale lo stesso quantitativo di soldi che riceveva dieci anni fa (7,8 mln di Euro nel 2014 e 7,6 mln di Euro nel 2022) con una media di 6,2 milioni di euro l’anno di trasferimenti.
Questi sono i numeri, questi i conti che sono inconfutabili, inopinabili e sono l’unica verità possibile per creare una vera consapevolezza civica sulle potenzialità e sui problemi di questa città. Senza questa consapevolezza ogni dibattito politico è pura demagogia.