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Treni estivi: il Tirreno batte ancora lo Jonio nonostante sia costellato delle spiagge più belle della Calabria

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CORIGLIANO-ROSSANO – E anche quest’estate ci attacchiamo al tram. Trenitalia annuncia con entusiasmo il potenziamento dei collegamenti tra la Calabria e le maggiori città italiane ma, anche per questa stagione, fatto salvo qualche piccolo contentino, la costa jonica rimane per lo più esclusa dai giochi.

Se è vero che per queste vacanze la nostra regione potrà contare su due frecciarossa in più e nelle cosiddette giornate da bollino rosso – vale a dire ad altissima mobilità – anche su due frecce notturne aggiuntive tra Milano e Reggio Calabria, è altrettanto corretto evidenziare che a beneficiare delle nuove corse è soprattutto il versante del Tirreno. Ci dispiace? Assolutamente no. Ma perché non proporre e rilanciare il versante Jonico così come quello Tirrenico?

Sei nuovi collegamenti per scoprire la Costa degli Dei - Vibo Marina, Tropea, Ricadi e Nicotera- grazie ai treni aggiuntivi: 4 Intercity da Roma ogni giorno e 2 da Milano nel weekend e100 nuove fermate tra cui Maratea e Diamante. E sul nostro versante? La desolazione più completa.

Anzi, bisogna dire che sulla direttrice Catanzaro Lido-Sibari e su quella di Catanzaro Lido-Locri ci sarà una tratta in meno. Trenitalia dà, Trenitalia toglie. D’altronde, ci ha riferito il presidente dell’Associazione Ferrovie in Calabria, Roberto Galati, l’azienda di trasporti decide in autonomia le tratte a lunga percorrenza, mentre per quelle all’interno di una stessa regione prende accordi con gli Enti preposti e con le Istituzioni locali. In sostanza segue le direttive regionali.

«Devono essere i politici del territorio – ribadisce Galati – a fare in modo che anche la costa jonica venga inclusa nei progetti di potenziamento ferroviario pensati da Trenitalia. Noi come associazione ci siamo mossi e cerchiamo di portare avanti le istanze dei cittadini. Ma da soli non abbiamo la forza. C’è bisogno che chi governa questo territorio si faccia promotore e garante della mobilità».

Ma se Cristo si è fermato a Eboli, Trenitalia è costretta – se vogliamo parlare di convogli moderni – a fermarsi a Sibari. Il nodo dell’elettrificazione è l’elemento cruciale su cui viaggia, anzi è incagliata, la nostra mobilità.

E quindi, in attesa di questi benedetti lavori che portino anche “sull’altra fascia” della Calabria il progresso?

Il presidente di Associazione Ferrovie in Calabria rilancia la proposta delle locomotive bimodali. Diciamo ibride. «Sono dei treni che possono andare sia in modalità elettrica che diesel. In tal modo potrebbero spostarsi a corrente fin dove c’è l’elettrificazione e passare a diesel laddove ancora mancano gli impianti in modo da poter continuare la corsa e non escludere tutte le località da Sibari in giù».

E poi c’è tutta la questione legata all’aeroporto di Lamezia Terme. Volàno di turismo e sviluppo è collegato molto male con le località circostanti. Anzi malissimo. E si fa prima a venire in volo da un paese straniero fino a Lamezia piuttosto spostarsi dall’aeroporto per raggiungere la propria meta di vacanze in Calabria. Soprattutto se la destinazione è sullo Jonio.

Una regione che viaggia a due velocità e che senza una politica mirata e globale, che non faccia dunque distinzione tra figli e figliastri in casa propria – rischia di ricalcare il paradosso di Achille e la tartaruga. L’animale, pur essendo l’emblema della lentezza, dal momento che è partito prima dell’eroe greco conserverà sempre il suo vantaggio. Così il lato opposto allo Jonio, pur essendo parte della stessa regione, manterrà sempre una posizione privilegiata se la classe dirigente non si impegnerà a dare alla nostra costa le stesse possibilità di sviluppo e gli stessi strumenti.

Bene l’istituzione del Sibari Museum Link che collegherà la stazione di Sibari al Museo archeologico nazionale della Sibaritide con 4 tratte al giorno. E poi? Anche quest’estate si viaggia in treno la prossima.

Eppure le nostre spiagge hanno fatto il pieno, anche quest’anno, di Bandiere Blu e di Bandiere Verdi, quelle che contrassegnano le spiagge a misura di bambino. Di Blue Flag ce ne sono quattro solo nello Jonio cosentino (Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Villapiana e Trebisacce) e poi Cirò Marina, Isola Capo Rizzuto, Soverato e tante altre. Litorali spaziosi e a misura di bambino. Forse è il caso di liberarsi da vecchi retaggi e da superate logiche politiche per dare realmente una possibilità a questa terra.

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare