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L’Istituto “Aletti” di Trebisacce sbaraglia il campo anche in Svizzera nell'ambito di un evento letterario

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TREBISACCE - Per l’Istituto “Ezio Aletti” di Trebisacce, ancora una volta i… conti tornano. E lo fanno pure dalla Svizzera, nell’occasione di un evento europeo ormai rinomato e che va oltre i confini locali.

È quanto si apprende da un comunicato dell’istituto Aletti.

Si parla del Concorso-Premio “Matematica e Parole”, evento letterario capace di mettere assieme i numeri, appunto, e la buona Scrittura. Il tutto viene organizzato ogni anno, come quest’anno, dal Gruppo del Progetto “Italmatica” del Dipartimento Formazione e Apprendimento della Supsi, la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (Supsi). L’obiettivo del concorso letterario di cui si parla è assai ambizioso quanto originale, ovvero stimolare in modo accattivante il dialogo fra la Matematica e la Lingua Italiana. Questo perché, in questo caso specifico, la letteratura «si configura come un mezzo per parlare di matematica e per “far parlare” la matematica con parole che sappiano trasmetterla in modo originale, ma anche rispettoso della disciplina, senza ovviamente rinunciare alla qualità del testo».

Il Concorso svizzero ha previsto cinque categorie relative all’età dei partecipanti e due sezioni, una per le produzioni in versi e l’altra per la prosa. Vi hanno partecipato ben 1400 studenti, quasi 200 docenti e oltre 150 Istituti Scolastici in rappresentanza del Canton Ticino e dall’Italia. Per la categoria 15-18 anni, della sezione Prosa, la qualificata Giuria ha apprezzato in modo particolare, pubblicandolo sul sito ufficiale della manifestazione, il testo “Un pomeriggio da ricordare” di cui sono state Autrici le due brave allieve Desirée Pia Amerise e Rossella Foggia della classe terza E indirizzo Servizi per la sanità e l’assistenza sociale dell’Istituto “Aletti”. Davvero una grande soddisfazione.

«Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non finiscono mai di sorprenderci in modo positivo, conquistando allori ovunque - ha commentato il dirigente scolastico Alfonso Costanza - Quest’originale mix di due discipline all’apparenza così “distante”, espressa in un pregevole e originale racconto di fantasia, ha visto le due studentesse partecipanti dimostrare che nel nostro Istituto sappiamo coltivare il talento a 360 gradi. Siamo davvero orgogliosi dei nostri allievi e anche dei loro insegnanti che sanno farli esprimere e cresce. Nello specifico caso, un plauso particolare alla prof.ssa Maria Giovanna Frassia, che ha curato l’evento svizzero per il nostro Istituto».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia