Sibari-Co-Ro, iter impantanato in Cittadella: il Commissario aspetta la deroga al dibattito pubblico della Regione
Dopo il pressing fatto sul Comune di Co-Ro ora c’è bisogno dell’assenso dell’Ente regionale. Per la Kr-Cz è arrivato. Intanto Basta Vittime “mette al rogo” il progetto: «Tantissime prescrizioni da parte del Cslp». Che però lo ha approvato
CORIGLIANO-ROSSANO – La Sibari-Co-Ro continuerà a rimanere un concetto astratto fino a quando non saranno celebrati tutti i processi burocratici. Il grande pressing istituzionale e della politica a fine marzo scorso ha portato il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano ad esprimersi favorevolmente sulla deroga al dibattito pubblico dando mandato all’espletamento dei successivi iter progettuali e amministrativi. La pratica della grande opera di ammodernamento della Statale 106 nel tratto a sud di Sibari, però, continua a vivere un momento di stasi. E questo perché dagli uffici del Dipartimento infrastrutture della Regione Calabria non sarebbe ancora trasmesso all’ufficio del Commissario per la Statale 106, Massimo Simonini, l’atto deliberativo regionale sulla deroga al dibattito pubblico comprensiva anche della tratta CZ388 (tra il torrente Coserie e l’innesto con la statale 534). Un vuoto burocratico che rischia di rallentare l’iter realizzativo dell’opera o quantomeno di portarlo in secondo piano rispetto all’altro progetto, tutt’ora in corso, della Crotone-Catanzaro, per il quale la Regione Calabria – ormai da tempo – ha inviato tutti i pareri necessari.
Nell’attesa che dalla Cittadella “Jole Santelli”, dunque, chiudano l’iter autorizzativo per la Sibari-Co-Ro (nella speranza che si tratti solo di un atto formale), in Anas e negli uffici del Commissario per la SS106 si continua a lavorare per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) in virtù anche della serie di prescrizioni e osservazioni fatte al progetto dal Consiglio superiore dei lavori pubblici in sede di approvazione del piano d’opera. Questo con l’intento di arrivare nei prossimi mesi (qualcuno dice ad Aprile 2024) all’espletamento dell’appalto integrato per il progetto esecutivo con tutti i pareri del caso e con la Valutazione di impatto ambientale.
Le obiezioni di Basta Vittime sulla Statale 106
C’è, però, chi sulla programmazione della Sibari-Corigliano-Rossano continua a muovere obiezioni. Su tutti l’associazione Basta Vittime sulla Statale 106 ed il presidente Leonardo Caligiuri che proprio ieri ha convocato una conferenza stampa, a dire il vero poco partecipata, per “mettere al rogo” progetti e progettisti del tracciato e, quindi, la dirigenza regionale di Anas. E questo mettendo sul tavolo della discussione tutta la serie di obiezioni mosse, a sua volta, dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici in sede di valutazione programmatica del tracciato. Obiezioni che, ad oggi - è opportuno ricordarlo - risultano viziate da un progetto sicuramente perfettibile nei diversi studi che dovranno essere presentati a corredo. Su una cosa, però, il Cslp appare certo: la migliore alternativa di tracciato (tra i 4 proposti) appare proprio quella del corridoio ferroviario sul quale si sta lavorando. Questo, almeno, stando a quanto riportato a pagina 41 della relazione finale del consesso per le opere pubbliche che scrive testualmente: Il progetto - esaminando le quattro alternative - sviluppa un’Analisi Benefici Costi dalla quale si evince che l’alternativa migliore è la A (il corridoio ferroviario con viadotto a Corigliano e galleria a Rossano, ndr), che presenta valori accettabili dei parametri VAN, B/C e TRI sia per lo Scenario Tendenziale che per quello Prudenziale… Un punto fermo, imprescindibile, che non dovrebbe aprire nuovi scenari su dove far passare la strada. Poi ci sono, tra gli altri, gli aspetti archeologici che il Cslp chiede di approfondire, quelli geologici e quello dei costi. A proposito di costi. Secondo il parere Fabio Pugliese, già presidente dell’associazione Basta Vittime sulla Statale 106 e oggi all’interno del sodalizio nel ruolo di responsabile del comitato scientifico, i tre miliardi stanziati dal governo Meloni non basterebbero a coprire la realizzazione delle due opere prioritarie (la Kr-Cz e la Sibari-Co-Ro). «È il Consiglio superiore dei lavori pubblici che lo dice – sostiene Pugliese – portando una stima della spesa finale che supera i tre miliardi solo per la realizzazione della tratta tra Crotone e Catanzaro. Noi diciamo che non accettiamo opere spezzatino, con qualche kilometro realizzato a Sibari e qualche altro tra Crotone e Catanzaro. Noi come associazione volgiamo che se non si possono realizzare le due tratte che almeno se ne completi una soltanto, o quella tra Crotone e Catanzaro o quella tra Sibari e Corigliano-Rossano». Tra l’altro, Pugliese sottolinea un altro aspetto, sicuramente rilevante, probabilmente il più rilevante dell’intero incontro di ieri organizzato da Basta Vittime. Ed è quello relativo alla destinazione dei fondi. «I tre miliardi stanziati dalla Legge di Bilancio hanno necessità di essere capitalizzati con il supporto di una delibera Cipes» ha detto l’ingegnere in maglia gialla, simbolo dell’associazione delle vittime. «Perché – ha aggiunto – già avendo in mano una delibera del Comitato interministeriale per la politica economica potremmo capire di più e meglio se e come lo Stato vorrà stanziare questi soldi».