Tra viadotti trasparenti e gallerie suburbane nasce la nuova Sibari-Co-Ro: il progetto metro dopo metro
Vi mostriamo tutto il tracciato. Oggi in Consiglio comunale un passaggio determinante che darà vita alla fase esecutiva dell'opera: una strada di 32km alla quale sono legate tutte le attese e le speranze della città e del suo territorio
CORIGLIANO-ROSSANO – La seduta odierna del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano potrebbe scrivere una pagina storica per la nuova città e per l’intero territorio della Sibaritide. Per la prima volta, infatti, dopo i tanti tentativi sperimentati negli anni e nei decenni scorsi dalle amministrazioni locali, di avere una nuova strada, veloce e moderna, oggi quella prospettiva sembra possa prendere davvero forma. Finalmente si parla di progetti reali e realizzabili ma soprattutto pare si sia innescato quel processo di consapevolezza per il quale avere una via di collegamento sicura e produttiva è più importante di qualsiasi altra cosa.
Dopo il processo fallito del Megalotto 8 (il progetto che avrebbe dovuto far transitare la strada lungo le colline della Sila Greca), varato nella stesura definitiva nel 2005 e poi arenatosi ancor prima di arrivare ai procedimenti di valutazione a causa della insostenibilità (ambientale, economica e concettuale) dell’opera, oggi l’assemblea civica di Corigliano-Rossano si determinerà sul nuovo tracciato, proposto da Anas, del cosiddetto “corridoio ferroviario”: una strada veloce, a basso impatto ambientale, funzionale alla grande cinta urbana cittadina e ai suoi maggiori attrattori di sviluppo. Il progetto perfetto? Sicuramente no ma certamente realizzabile in tempi europei (5 anni secondo progetto).
Non solo, il civico consesso, oggi sarà chiamato a varare un altro passaggio, importante e determinante, quello della deroga al dibattito pubblico sul Progetto di fattibilità tecnico-economica del lotto Sibari-Coserie (innesto SS534-rotatoria Aranceto) di 32km che attraversa i comuni di Corigliano-Rossano e Cassano Jonio che si ricongiunge a nord con il Terzo Megalotto (Sibari-Roseto) e l’A2 del Mediterraneo e che a sud, invece, apre la fase di ammodernamento dell’intera statale jonica.
Un momento determinante, dicevamo, perché da qui parte la fase esecutiva e concreta della nuova strada. Quale sarà il tracciato? Nel corso dei due anni abbiamo analizzato nel dettaglio (qui l’archivio dell’Eco dello Jonio dove poter leggere le diverse puntate della nostra inchiesta) l’ipotesi di tracciato presentato per la prima volta nell’aprile 2021 nella sala consiliare di Rossano centro storico dall’allora viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri. Oggi quella ipotesi di tracciato rimane sostanzialmente immutata con delle varianti, proposte dal sindaco Stasi e accordate da Anas, che le ha così messe nere su bianco per l’avvio della progettazione.
Ecco, quindi, di seguito, lo stralcio del Pianto di Fattibilità tecnico-economica che “racconta” passo dopo passo i 32km di strada in Categoria B (4 corsie) dal torrente Coserie fino all’innesto con la Statale 534.
Il tracciato inizia in corrispondenza della spalla Sud del Viadotto Coserie e si snoda verso Nord sul sedime della SS106 esistente fino al cavalcaferrovia che si trova in prossimità del Km 0+750 circa. In questo primo tratto il progetto prevede solo un intervento di manutenzione straordinaria sul sedime esistente... Questo tratto sarà caratterizzato da segnaletica integrativa e rappresenterà un tratto di passaggio graduale dalla sede non ammodernata a valle della fiumara Coserie e alla nuova sede in categoria B che inizierà a monte della cavalcaferrovia… sarà posizionato sia altimetricamente che planimetricamente sulla sede della SS106 esistente... In corrispondenza dell’abitato di Contrada Oliveto il tracciato si disporrà in asse alla sede esistente al fine di poter scavalcare le due rotatorie esistenti con le pile disposte al centro della carreggiata attuale. Qui verrà realizzato lo “Svincolo Oliveto” sfruttando le due rotatorie esistenti per il convogliamento delle rampe in entrata ed in uscita nelle due direzioni contenendo così al minimo il consumo di territorio (vedi immagine seguente).
Il tracciato proseguirà quindi verso Nord sempre sul sedime esistente fino ad incontrare il viadotto esistente sul Torrente Colognati dove l’ampliamento avverrà solo sul lato destro… Superato il Torrente Colognati il tracciato si svolgerà sempre in ampliamento… fino al superamento di una piccola zona artigianale al Km 3+200 circa per poi curvare in sinistra abbandonando il sedime esistente e lasciando spazio ad una rampa in uscita che consentirà di raggiungere in maniera diretta lo scalo di Rossano dalla direzione Nord. A valle di questa rampa di uscita sarà realizzata una rotatoria ed una bretella che sotto-passando l’asse principale riconnetterà le attività commerciali che attualmente si immettono direttamente sulla SS106 radd. Il Tracciato selezionato prevede quindi di predisporre il by pass del centro abitato di Rossano Scalo attraverso la realizzazione di una galleria artificiale lunga circa 1.390,00 m che sottopassa la fiumara Citrea, la strada comunale Via Conca d’oro, per poi sovrappassare prima il torrente Felino e poi il torrente Momeno (vedi immagine seguente).
Per la realizzazione della galleria artificiale sarà necessario demolire una modesta palazzina presente su Viale Santangelo a ridosso del Torrente Citrea. Questa porzione di tracciato ospiterà anche il semisvincolo di “Rossano Est” e il semisvincolo di “Rossano ovest” che saranno riconnessi alla viabilità ordinaria mediante due rotatorie poste nella parte sovrastante la galleria artificiale stessa. Le rotatorie saranno realizzate sul sedime di Viale Santangelo per il semisvincolo di Rossano Est e sul sedime di via Madre Isabella De Rossi per quello di Rossano Ovest. Superato il Torrente Felino, il tracciato si dispone in affiancamento alla sede ferroviaria… e vi rimane fino all’opera di scavalco del Torrente Momeno dopo la quale si discosta per consentire la realizzazione dello svincolo di “Rossano Area Industriale”. Lo svincolo sarà poi riconnesso alla SS106 esistente mediante una bretella che si innesterà in corrispondenza dell’attuale svincolo per la centrale Enel di Rossano (vedi immagine seguente).
Superato lo svincolo il tracciato si dispone in affiancamento alla linea ferroviaria e attraversa la zona industriale S. Irene... il tracciato risale per superare i torrenti Cino Piccolo… e il torrente Cino... Una volta superato il torrente Cino, il tracciato si discosta nuovamente dalla linea ferroviaria per poter ospitare il nuovo svincolo “Insiti-Ospedale” che consentirà di collegare in modo rapido il nuovo polo sanitario alla viabilità di scorrimento veloce (vedi immagineseguente).
Il nuovo svincolo sul lato di valle si riconnetterà alla SS106 radd. mediante la strada Provinciale SP195 (fiancheggiando il nuovo ospedale) mentre sul lato di monte scavalcherà la ferrovia mediante una nuova opera per ricollegarsi alla SS106 storica. Successivamente il tracciato rimarrà in affiancamento alla sede ferroviaria… in corrispondenza del torrente Coriglianeto ruoterà verso valle per scavalcare l’abitato di Corigliano Scalo. Qui sarà previsto lo svincolo di “Corigliano Est” che si innesterà sulla viabilità comunale Calle Da Lampa Patire e mediante quest’ultima si riconnetterà verso mare con la SS106 Radd. esistente e verso monte con il centro abitato (vedi immagine seguente).
Dallo svincolo in poi avremo il bypass del centro abitato di Corigliano che avverrà mediante la realizzazione di un viadotto che rappresenta un notevole segno territoriale che unisce fisicamente ed idealmente i due abitati dello Scalo e di Schiavonea. Esteso per oltre 1 km nella zona di espansione dell’agglomerato urbano di Corigliano Scalo si colloca in posizione mediana tra quest’ultimo ed il mare.
La realizzazione del viadotto comporta uso di suolo legato non solo alla presenza fisica del manufatto ma anche per ragioni di cantierizzazioni e tecniche. Da qui l’idea di valorizzare questo “suolo” guadagnato e restituirlo in forma di servizi alla comunità che attraversa, realizzando così il giusto grado di complessità tra i livelli di scala, quello di collegamento territoriale e quello locale dei servizi per la vita quotidiana dei cittadini.
Una volta scavalcato l’abitato di Corigliano scalo, troveremo lo svincolo di “Corigliano Ovest” che si innesterà su di una bretella di nuova realizzazione lungo la direttrice mare-monte. Tale bretella sul lato monte servirà per la penetrazione al centro abitato riconnettendosi alla rotatoria presente sulla strada provinciale, mentre sul lato mare si estenderà fino allo svincolo esistente perla zona portuale. Tale collegamento risulta un elemento strategico in quanto consente di riconnettere oltre che il centro abitato sia la SS106 esistente, sia il porto marittimo... La bretella, durante il suo tragitto collegherà anche all’area sportiva comunale Brillia e la strada Provinciale SP 196 che conduce verso Cantinella di Corigliano e verso i comuni dell’entroterra (vedi immagine seguente).
Superato l’abitato di Corigliano scalo il tracciato si posiziona nuovamente in affiancamento alla sede ferroviaria dove interseca la SP196 che verrà superata mediante la realizzazione di un nuovo cavalcavia. Da qui il tracciato prosegue verso Nord fino al viadotto sul torrente Malfrancato dopo il quale sarà deviato verso valle…per fare posto allo svincolo di “Corigliano Area Industriale”. Tale svincolo sarà riconnesso alla SS106 esistente mediante la Strada provinciale SP189 che si innesta in posizione baricentrica rispetto alla zona industriale esistente (vedi immagine seguente).
Superato lo svincolo il tracciato si pone nuovamente in affiancamento alla ferrovia scavalcando il torrente San Mauro e giungendo fino a Thurio. Qui il tracciato interseca la strada provinciale SP173 che sarà deviata su una nuova opera di scavalco sia della sede ferroviaria esistente che della sede stradale di progetto. Superata la SP173 il tracciato sfrutta una zona priva di abitazioni rurali per allontanarsi dalla sede ferroviaria e sovrappassarla mediante un’opera di tipo scatolare, passando quindi sul lato di monte della stessa. Tale attraversamento avverrà prima del Fiume Crati (vedi immagine seguente).
Da qui il tracciato si manterrà in quota per scavalcare il Fiume Crati con un viadotto di tipo estradossato e utilizzando un corridoio presente tra le abitazioni rurali, si riconnetterà alla zona di svincolo con la SS534 esistente. In questa zona l’andamento del tracciato è stato dettato sia dalla presenza delle abitazioni che dalla necessità di rimanere al di fuori dell’area a vincolo archeologico. Il tracciato proseguirà quindi verso lo svincolo esistente che attualmente connette la SS106 storica con la SS534 (Firmo-Sibari) (vedi immagine seguente).
La SS534 sarà anch’essa oggetto di ammodernamento dalla attuale tipo C ad una tipo B a prosecuzione del progetto che si ricollegherà al tratto già ammodernato in corrispondenza dello svincolo con il ML3 in fase di realizzazione (vedi immagine seguente).
L’intervento di ampliamento della SS534 partirà dal tratto già ammodernato in corrispondenza dell’innesto del Megalotto 3 (e quindi di collegamento allo svincolo Autostradale di Firmo), e si svilupperà verso mare passando per l’attuale svincolo per Sibari che sarà completamente rivisitato. Nella prosecuzione verso mare l’intervento di ammodernamento della SS534 scavalcherà la sede ferroviaria TA-RC mediante una nuova opera che sarà realizzata in affiancamento a quella esistente consentendo così il minimo disagio per la circolazione. Superata l’opera di scavalco ferroviario, il tracciato proseguirà verso mare con una rastremazione che riporterà la sezione tipo a quella di una C1 in prossimità dell’attuale innesto con la SS106 radd esistente. Qui il nuovo tracciato verrà raccordato alla SS106 Radd. esistente mediante progetto di riqualificazione dell’attuale intersezione che prevede l’inserimento di una rotatoria a 4 bracci.