Nuova Statale 106, il Sindaco di Co-Ro incontra il commissario Simonini: ora ci sono convergenze
Presto il “nuovo” tracciato, con le prerogative del territorio, sarà sottoposto al Consiglio comunale per la deroga al dibattito pubblico che imprimerebbe un’accelerazione dell’iter realizzativo. Resta, però, il rimpianto per due anni persi
CORIGLIANO-ROSSANO – C’è ormai (e finalmente) una volontà di fondo concreta che unisce tutti sull’unico obiettivo di avere in tempi celeri una strada moderna e sicura a servizio di Corigliano-Rossano e della bassa Sibaritide. C’è e ne sono tutti convinti, dal Governo alla Regione, dalla Provincia di Cosenza ai sindacati e, da qualche settimana ormai, ne sembra persuaso anche il sindaco della terza città della Calabria, Flavio Stasi. Proprio il primo cittadino, nei giorni scorsi, ha incontrato a Roma il commissario straordinario per la Statale 106, Massimo Simonini, insieme al dirigente generale della Direzione tecnica di Anas, Luca Bernardini, con l’obiettivo di iniziare a ragionale concretamente sulla possibilità di una nuova arteria viaria a 4 corsie che da Sibari scorra verso sud oltrepassando il capoluogo jonico.
Rimuginare su quelli che sono stati gli ultimi due anni di questa vicenda sarebbe un percorso troppo doloroso oltre che una pratica inutile. Certo, però, se solo oggi si è arrivati a trovare una quadra sul tracciato, è necessario – per onestà intellettuale - evidenziare un dato: dall’aprile 2021, da quando l’allora viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri venne a Co-Ro per presentare la bozza di progetto, ad oggi, concretamente non è cambiato nulla. Ieri come oggi c’erano le intenzioni del governo centrale (pur cambiando tre volte colore) di realizzare una nuova strada a servizio del territorio jonico, c’erano e ci sono le buone volontà della Regione Calabria e del presidente Roberto Occhiuto. È variata solo la misura delle cose. Se nel 2021, infatti, il tratto della Sibari-Coserie era quello prioritario in assoluto e l’unico pronto a bypassare tutta una serie di vincoli burocratici per essere realizzato, oggi quella priorità indiscussa non c’è più. Perché altri territori, quelli a sud di Crotone, “approfittando” dell’indecisionismo sibarita, hanno forzato le volontà candidando, anche con il sostegno della politica e delle istituzioni regionale e nazionale, il tratto Crotone-Catanzaro ad avere stessa priorità, se non maggiore, a quello della Sibari-Coserie. La storia è storia e i fatti anche.
Bravo, allora, il sindaco Stasi a portare il Commissario Simonini e Anas sulle sue posizioni anche se a questo risultato si sarebbe potuti arrivare prima, molto prima. Almeno quando, proprio dalle pagine di questo giornale, invitavamo scettici e imbonitori ad andare a scoprire le carte di quel presunto bluff di cui molti parlavano, sostenendo che quel progetto proposto dall’allora governo Conte era solo una presa in giro. Così non era allora, così non è oggi. E questo adesso lo ha inteso benissimo anche il sindaco che ora ragiona assiduamente, anche con fermezza e durezza (come autorevolezza dei ruoli impone) con gli interlocutori romani. Del resto, Simonini era alla guida dell’ufficio commissariale per la Statale 106 nel 2021 e c’è ancora oggi, a dispetto di qualche locale sirena stonata che poco più di un anno fa ne preannunciava un imminente defenestramento.
Stasi è stato bravissimo, dicevamo, perché non solo è riuscito nell’intento di avere un tracciato quanto più conforme ai desiderata del territorio (i viadotti “trasparenti” a Corigliano e il tunnel a Rossano) ma anche a contrattare delle opere complementari che saranno inserite all’interno dello stesso progetto della Sibari-Coserie (i collegamenti stradali per l’unificazione del lungomare, svincoli strategici per non isolare i centri storici e nuove rotonde urbane per coordinare al meglio la viabilità cittadina). E, dunque, realizzate contestualmente alla nuova strada.
Anche sulla questione economica, oggi differentemente da ieri, Stasi ha una visione più chiara e ottimistica delle prospettive. Lo ha ricordato qualche sera fa durante un incontro pubblico promosso ad hoc sulla questione dalla rivista “Il Serratore”: «I soldi – ha detto – non sono un problema. Ne c’è la previsione dei 15 anni per come previsto dalla legge di bilancio. L’intenzione del Governo e di Simoni è quella di dare uguale priorità alla Crotone-Catanzaro e alla Sibari-Co-Ro e di impiegare i 3 miliardi previsti dalla legge di bilancio su questi due tratti, racchiudendo i tempi di realizzazione in 6 o 7 anni». E qui ritorna un altro grande tema, anche questo rimasto inascoltato per due anni, relativo alla capacità progettuale: se ci sono progetti e la volontà di volerli realizzare i soldi non sono un problema. Lo Stato non ha tanti salvadanai per quante sono le opere da realizzare. C’è un’unica grande cassaforte dalla quale si attingono risorse da investire in idee concrete e subito realizzabili. Progetto uguale soldi, volendo utilizzare un’equazione semplice. La stessa che ha portato alla recente apertura dei cantieri della Trasversale delle Serre o anche della più grande e importante Catania-Ragusa. Ma questo lo diciamo da anni!
Ecco perché, allora, la trasferta romana di Stasi per incontrare Simonini e Bernardini è quanto di più positivo possa esserci in questo momento storico. Il sindaco a Roma ha voluto, da un lato, avere certezze che sulla proposta di tracciato da sottoporre al Consiglio comunale (il quale poi dovrà esprimersi per la deroga al dibattito pubblico, accorciando i tempi progettuali) non ci siano sorprese di sorta, e dall’altro tenere alta l’attenzione su un’opera che è essenziale, determinante, rivoluzionaria per questo territorio. «Se tutto andrà bene – ha ricordato Stasi – entro giugno dovrà partire l’appalto integrato dell’opera» aprendo, di fatto, all’ipotesi che Corigliano-Rossano potrà viaggiare su una strada a 4 corsie già prima del 2030. Salvo imprevisti.