«Cosa è successo alla nostra acqua ?» i dubbi dell'ex senatrice Abate
L'attuale stato delle forniture idriche a Corigliano mette a repentaglio la salute dei cittadini e di questa preoccupazione si è fatta carico la già parlamentare

CORIGLIANO-ROSSANO - «Uno dei vantaggi di abitare a Corigliano centro era poter bere l’acqua del rubinetto: fresca e limpidissima. Ora chiedo all’amministrazione della città: ci dite per favore cosa è successo (o cosa avete fatto) alla nostra acqua che si presenta torbida, schiumosa e a volte maleodorante. Abito in zona Ariella e mi giungono notizie che altri cittadini sono preoccupati per questa situazione». Con questo post pubblicato sul suo profilo facebook, l’ex senatrice Rosa Abate, “chiede lumi” al comune su quanto sta accadendo per ciò che concerne sia l’erogazione che la qualità dell’acqua che scorre dai rubinetti delle abitazioni di Corigliano Centro storico, ma non solo.
Purtroppo è da diverso tempo che questi problemi, più volte segnalate dai cittadini all’autorità preposta, si verificano. È chiaro che buttare la croce addosso solo all’attuale esecutivo Stasi sarebbe ingiusto, anche perché già in epoca pre fusione le lamentele ed i disagi non mancavano. Quello che, però, deve essere rimarcato, per onore di verità, è che negli ultimi due anni la situazione è nettamente peggiorata.
Il sindaco Stasi ed i funzionari comunali che hanno competenze in merito, hanno cercato di giustificare questo stato di cose. Innanzitutto vi è la necessità di intervenire sulla rete idrica comunale. Si tratta di una rete, in massima parte, datata e quindi bisognevole di interventi, non solo di manutenzione, ma anche di sostituzione. Dirlo è facile, farlo, invece, è sicuramente complicato tenuto conto della necessità di avviare una programmazione seria e capillare per poi verificare la possibilità di intercettare i fondi necessari, che certamente dovranno essere consistenti.
È inutile negare che da quando si è insediata l’attuale amministrazione gli interventi sulla rete sono stati diversi, ma in alcune zone del territorio, come il centro storico ed anche lo scalo coriglianese, i problemi persistono e si propongono anche ciclicamente. Sicuramente la carenza di acqua negli invasi ha il suo peso, ma le perdite alla rete idrica cittadina puntualmente segnalate dai cittadini, fa il resto. Ecco perché è necessario intervenire almeno sulle falle, e contemporaneamente provvedere alla pulizia dei serbatoi e dei filtri. Nessuno, lo ripetiamo, vuole buttare la croce addosso a nessuno, ma è chiaro che la denuncia fatta dall’ex senatrice Abate, è un fatto grave perché si mette a repentaglio la salute dei cittadini, tenuto conto che in molti non hanno la possibilità di acquistare presso i supermercati cittadini l’acqua da bere. Per una problematica del genere non vi è tempo da perdere, perché l’acqua è e rimane il bene più prezioso e approssimandosi la stagione calda il suo utilizzo irrimediabilmente aumenta.