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Dopo 15 anni l'ospedale di Castrovillari si "riappropria" delle sue sale operatorie - FOTO

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CASTROVILLARI - Dopo 15 anni l'ospedale di Castrovillari si "riappropria" delle sue sale operatorie. Stamani il taglio del nastro. Una nuova era si prospetta per questo ospedale che, negli ultimi tempi, ha sempre lavorato al limite della fattibilità con un’unica sala operatoria “buona” per tutto. Ora la struttura può contare su 4 nuove sale mentre quella vecchia è stata destinata al blocco parto.

Per l’inaugurazione presente il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il quale ha fatto della missione Sanità uno dei punti cardine del suo intero operato. «Vanno ringraziati in primis tutti coloro che hanno lavorato in questo ospedale - dichiara Occhiuto -  e che lo hanno tenuto aperto anche quando garantire il servizio era veramente difficile».

Senza peli sulla lingua e più realista del re, il presidente aggiunge: «il problema della nostra sanità purtroppo non riguarda soltanto le strutture ma anche il personale. E’ sbagliato dire che in Calabria mancano medici. A mancare sono delle precise figure specializzate come anestesisti, ortopedici e pediatri. Stiamo lavorando per avviare concorsi che possano generare contratti a tempo indeterminato e, intanto, abbiamo provato a chiedere al Governo la possibilità di pagare di più i medici che accettano di venire a lavorare in Calabria. Già, lo dobbiamo ammettere: la nostra terra à considerata un’area disagiata».

E sulla vicenda dei medici cubani aggiunge: «inizialmente sono stato molto criticato per questa scelta. Oggi la presenza di queste professionalità non solo sta salvando gli ospedali di alcune città calabresi, ma viene presa in considerazione anche per altre regioni».

Presenti, immancabilmente, il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano e il direttore Sanitario Martino Rizzo. Al taglio del nastro anche la consigliera Pasqualina Straface, il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito e i primi cittadini di altri Comuni limitrofi.

«Un ringraziamento particolare – conclude il presidente della Regione - va al commissario Graziano, che sta facendo un bellissimo lavoro. La sanità ha bisogno di una squadra. Il Governo regionale da solo non basta. Per raggiungere i risultati occorre lavorare insieme con il contributo di tutti. Siamo delle persone serie: promettiamo solo ciò che siamo certi di poter realizzare».

 

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare