La Cgil vede nuvoloni neri sul costruendo nuovo ospedale della Sibaritide
Il segretario regionale della Fillea, Simone Celebre, chiede al presidente/commissario Occhiuto di «attivarsi immediatamente alla risoluzione di alcuni problemi che potrebbero bloccare definitivamente i lavori»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Nuvoloni neri si addensano sulla realizzazione degli ospedali di Vibo Valentia e della Sibaritide». Ne è convinto Simone Celebre, segretario regionale della Fillea-Cgil, il ramo edile della più tra le confederazioni sindacali italiane, preoccupato dalle "non notizie" che giungono dal vibonese ma anche dal cantiere di Insiti di Corigliano-Rossano dove sta sorgendo il nuovo ospedale della Sibaritide.
«La Calabria e i calabresi - dice Celebre - considerata la drammatica situazione sanitaria che sono costretti a sopportare, certamente non possono accettare che la realizzazione di queste due importanti infrastrutture sanitarie possa continuare a essere rimandata alle calende greche». Pare, infatti, che sulla realizzazione dei due ospedale siano sorti alcuni problemi «che - sottolinena il segretario regionale della Fillea - possono allontanare sine die la loro costruzione».
«Chiediamo perciò al presidente della Regione Calabria che riveste il ruolo anche di commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, di attivarsi immediatamente alla risoluzione di questi problemi e far sì che i due ospedali vengano realizzati nel più breve tempo possibile».
Celebre è preoccupato per la situazione di Vibo ma - dicevamo - anche per quella che sta attraversando il cantiere D'Agostino a Co-Ro. «Nel corso dell’ultima riunione operativa indetta dal Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, sullo stato d’avanzamento dei lavori del nuovo ospedale della Sibaritide, a cui ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, è emersa, in tutta la sua gravità, la necessità di rivedere e adeguare i prezzi del progetto. Una situazione che - precisa il sindacalista - ha portato, negli ultimi tempi, a un rallentamento dei lavori da parte dell’azienda aggiudicatrice e che, a breve, potrebbe tramutarsi in un blocco. Perciò - conclude Simone Celebre - auspichiamo che gli Uffici regionali e l’azienda appaltatrice dei lavori si incontrino al più presto per individuare le soluzioni possibili al necessario adeguamento dei prezzi del progetto anche alla luce degli aumenti registratisi ultimamente».