Al parco "Luzzi" in compagnia del cane: da oggi è possibile. Eliminato il divieto dal cartello
Da oggi il divieto di accesso e transito riguarderà solo le biciclette e i motocicli. L'annuncio del presidente della Commissione consiliare ambiente: «Accolta un'istanza civica formulata con raro garbo»
CORIGLIANO-ROSSANO - Fine delle polemiche. La decisione assunta dal comune di rimuovere il divieto di accesso nel parco “Fabianna Luzzi” ai cani, è stata comunicata dal presidente della commissione ambiente, Liliana Zangaro. Nei giorni scorsi sulla vicenda, soprattutto su facebbok, si era sviluppato un dibattito ricco di polemiche, per il fatto che il divieto di far entrare gli amici a quattro zampe nel parco comunale aveva scatenato le ire di tutti coloro che abitualmente portavano i cani nel parco. Una sorta di disputa tra i custodi del parco e tutti coloro che volevano introdurre i cani, come avevano sempre fatto, e che ora non potevano più, in virtù di un cartello che prevedeva il divieto di ingresso ai cani, alle biciclette e ai motocicli. Ora, come detto, decade il divieto per i cani, mentre rimangono gli altri due.
«Fissa il tuo cane negli occhi – scrive Liliana Zangaro in un post su facebook - e tenta ancora di affermare che gli animali non hanno un’anima». Sulla richiesta di rimozione del cartello la presidente della commissione Ambiente scrive: «Una richiesta circostanziata e formulata con raro garbo che come consigliere comunale non potevo ignorare. Dopo approfondimento e sopralluogo abbiamo accertato che per come apposto effettivamente il divieto può apparire generalizzato ed invece va circoscritto a specifiche aree (come per esempio quelle dei bimbi). Oggi quel cartello lo troverete senza il divieto di introdurre cani (in attesa di uno nuovo ridotto a divieti per i due ruote)».
Liliana Zangaro ringrazia il sindaco Flavio Stasi e Antonio Uva e ricorda che «il cane (a parte chip) va tenuto rigorosamente al guinzaglio e che bisogna avere sempre kit al seguito e rimuovere deiezioni. Un grazie, che voglio accompagnare con doverose scuse, va soprattutto a tutti i cittadini civili, attenti e sensibili».