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Varati gli impalcati di 8 viadotti e avviato lo scavo di 5 gallerie. Ecco a che punto sono i lavori del Megalotto 3

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CORIGLIANO-ROSSANO – Proseguono i lavori sulla Sibari-Roseto, un cantiere che vale più di 1,3 miliardi di euro, una delle opere pubbliche più importanti al momento in realizzazione nel Paese per il valore del suo investimento e per la strategicità che – una volta conclusa – assumerà quel corridoio stradale a 4 corsie tra la A2 del Mediterraneo e la A14 Adriatica. Tutto questo in attesa che si metta mano all’altro storico ammodernamento – di cui si parla da anni - della Statale 106 che interessa l’intera tratta a sud di Sibari e nel particolare la bretella autostradale a servizio di Corigliano-Rossano.

Il terzo magalotto, intanto, continua a venir su e, con il passare dei giorni e delle settimane, a delinearsi in tutto il suo aspetto di strada.

Come sarà? In realtà per farsi un’idea del tracciato reale, di come sarà e quali punti attraverserà, basta navigare sulla cartografia di Google Maps, aggiornata durante l’ultima estate, che restituisce un quadro chiaro anche ad un occhio profano. 38 km di nuovo tracciato che parte dall’intersezione con la Statale 534, taglia al centro la Piana di Sibari e poi si inerpica sulle prime propaggini del Pollino jonico per poi oltrepassare da dentro il promontorio della catena montuosa orientale e sbucare, così, a Roseto Capo Spulico e ricongiungersi alla nuova Statale 106 già ammodernata a 4 corsie.

Dalle immagini fornite da Maps non solo si vede una “bozza” di tracciato ma anche i tanti cantieri che costellano l’opera. Noi siamo andati di persona a capire cosa sta succedendo lungo quel percorso.

Al momento sono stati varati gran parte degli impalcati dei 15 viadotti che comporranno la nuova strada: ne sono stati installati 8 (tutti quelli compresi tra la SS534 e fino al territorio di Trebisacce). Le immagini dall’alto rendono bene l’idea della dinamicità dei cantieri.    

Le immagini dal cantiere del Megalotto 3 Sibari-Roseto (ottobre 2022)

Nel frattempo è stato avviato lo scavo delle due gallerie naturali (“Trebisacce” che sarà lunga 3,5Km e “Roseto 1” di circa 1Km) e di tre gallerie artificiali (“Taviano”, “Nivolo” e “Amendolara 1”) per le quali sono già in cantiere i conci prefabbricati per la realizzazione dei rivestimenti definitivi.

A proposito dei materiali già acquisiti. Si tratta di una vera e propria operazione di lungimiranza fatta da Anas e dal contraente generale dell’opera Sirjo che hanno incamerato e immagazzinato nei mesi scorsi tutte le opere prefabbricate necessarie alla realizzazione dell’opera che, altrimenti, in questo particolare momento storico di crisi e carenza di materie prime, sarebbe stato quasi impossibile reperire. Non solo, questo “giocare d’anticipo” ha consentito un notevolissimo risparmio economico. Ad esempio sulla fornitura dell’acciaio, avvenuta già nel 2020, per la realizzazione degli impalcati metallici si sono risparmiati decine di milioni di euro, considerato il folle aumento dei prezzi della materia prima.

Probabilmente, se non si fosse agito così, la realizzazione dell’opera sarebbe stata a rischio considerata la mole di risorse ulteriori che sarebbero occorse.

Intanto, oltre ai ponti e alle gallerie si sta lavorando anche alla realizzazione delle tratte in rilevato che rappresentano la metà dell’opera, circa 22km sui restanti 16km circa che saranno tutti composti da ponti (10.933 metri) e gallerie (5.474 metri).

Ultimo e non meno importante aspetto riguarda la manodopera. Ad oggi sui cantieri del terzo megalotto lavorano 637 persone tra tecnici, carpentieri, montatori, saldatori, gruisti, ruspisti, camionisti e altre figure edili. Altre duemila persone, però, lavorano, hanno già lavorato o lavoreranno nell’indotto del cantiere per un totale di forza lavoro impiegata pari a 2.614 persone.

Questo lo stato dei lavori ad oggi.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.