E se buttassimo la "monnezza" nei vulcani? Ecco cosa dice la scienza
L'emergenza dilaga in Calabria e soprattutto nel nostro territorio dove si continua a registrare l'accumulo di rifiuti per le strade. Tra le tante ipotesi (assurde) di smaltimento c'è anche questa. Vediamo cosa dicono gli esperti
CORIGLIANO-ROSSANO - Siamo alle prese con un'emergenza rifiuti epocale, almeno nell'arco territoriale della Sibaritide e a Corigliano-Rossano. La pratica della differenziata diminuisce e di conseguenza aumentano gli accumuli dell'immondizia per le strade. Quando ci sono grandi accumuli, poi, è difficile smaltirli. Perché i rifiuti, ad ogni, modo devono essere differenziati e in discarica non finisce il talquale ma tutta quella parte indifferenziabile.
Una precisazione non di poco conto, abituati come siamo alla non cultura del rifiuto che ci porta a pensare ancora che negli impianti di stoccaggio finiscano il pannolino o la buccia di banana così come sono. C'è tutto un sistema di deframmentazione, di scomposizione, di macerazione e di smaltimento dei rifiuti che comporta tecnologia, tempo e tanto denaro. Ecco perché sarebbe opportuno fare la differenziata a monte, in casa. Perché è lì che si produce il vero risparmio. Ma questo è un processo culturale prima che amministrativo anche se la pubblica amministrazione dovrebbe spingere di più affinché si crei una coscienza civica del rifiuto. Che qui ancora è lontana anni luce.
E mentre non riusciamo a fare la raccolta differenziata ci chiediamo se e come è possibile smaltire tutti e subito i rifiuti. L'emergenza, come sempre, spinge ad avventurose ipotesi e soluzioni. In questi giorni ne abbiamo raccolta una che ci ha molto incuriosito: "perché i rifiuti non li smaltiamo nei vulcani?". In quale? ci verrebbe da ribattere: nel Vesuvio, nello Stromboli o magari nell'Etna! Un grande inceneritore naturale che eviterebbe l'imbarazzo ai nostri politici di realizzare un termovalorizzatore...
Realtà o una grandissima boutade? Non ci siamo fermati alla curiosità della domanda e nemmeno alla superficialità della risposta di pancia. Siamo andati alla ricerca di una risposta concreta, puntuale e scientifica. Che ci hanno fornito gli esperti di GeoPop, un apprezzato e seguito portale di informazione scientifica.
«Gettare la spazzatura in un vulcano è una buona idea?» No! Per niente; è una domanda assurda, ma molte persone se la pongono. Anche se per molti sembrerà inutile rispondere, cerchiamo di capire da un punto di vista scientifico per quale motivo questa soluzione non è fattibile e quali potrebbero essere le possibili conseguenze. Gettare immondizia nei vulcani è una pessima idea! Vediamo quali sono i principali problemi nel gettare i nostri rifiuti nei vulcani, cercando di capire perché questa pratica non venga adottata e perché, anche in futuro, è altamente improbabile che venga presa in considerazione.
I laghi di lava non sono ovunque
Nell'immaginario collettivo all'interno dei crateri vulcanici è presente un "lago di lava incandescente" e pieno di bolle. Beh, purtroppo quest'immagine - per quanto suggestiva - non corrisponde alla realtà. Sono pochi i vulcani al mondo che possiedono un lago persistente di lava sulla loro sommità: nella maggior parte dei casi si ha un condotto ostruito oppure una fuoriuscita di lava da fratture. Già da qui è chiaro come "gettare la spazzatura" nei laghi di lava sia una soluzione complessa. In più, alcuni laghi di lava sviluppano sulla loro superficie uno strato di materiale solidificato, una sorta di "crosta" che renderebbe ancora più complesso sbarazzarsi del pattume di varia natura.
Non tutta la lava è uguale
Ammettiamo per assurdo che tutti i vulcani abbiano un lago di lava sulla loro sommità. In questo caso avremmo comunque dei problemi, visto che esistono molte tipologie di lava, con temperature che possono oscillare tra i 700 e i 1200 gradi circa. Normalmente in un inceneritore si raggiungono temperature comprese tra i 1000 e i 1200 °C in modo da garantire la corretta combustione di tutte le tipologie di rifiuto. Se la temperatura fosse più bassa, si avrebbe solo una combustione parziale, contribuendo al rilascio di enormi quantità di sostanze inquinanti – oltre al fatto che in caso di eruzione tutti questi frammenti di rifiuti verrebbero riversati nell'area circostante.
L'inquinamento ambientale
Sempre ragionando per assurdo, immaginiamo non solo che ogni vulcano abbia un lago di lava, ma che ciascuno di questi raggiunga una temperatura paragonabile a quella dei moderni inceneritori. Se gettassimo la spazzatura al loro interno, andremmo a creare una serie di fumi tossici contenenti piombo, mercurio, metalli e gas acidi, tanto per dirne alcuni. Ovviamente la loro composizione sarebbe variabile a seconda della tipologia di rifiuto gettata nel vulcano, ma in ogni caso si tratterebbe di sostanze ben poco salubri. Normalmente tutte queste sostanze tossiche vengono fermate dagli inceneritori grazie appositi sistemi di filtraggio ma, nel caso del vulcano, questi sarebbero ovviamente assenti e i vari inquinanti andrebbero immediatamente in atmosfera, danneggiando in modo molto consistente l'ambiente circostante.
Altri problemi
Quelli che abbiamo visto sono forse i tre problemi principali, ma ne esistono moltissimi altri. Un altro, ad esempio, è che in caso di eruzione la pratica di gettare rifiuti potrebbe rivelarsi letale per tutti gli operatori. E ancora, visto che per alcune popolazioni i vulcani sono ritenuti sacri e che per alcuni Paesi sono importanti attrazioni turistiche all'interno di parchi naturali, non sarebbe possibile. Insomma, indipendentemente da come la si guardi, questa soluzione "fa lava" da tutte le parti!
(Fonte Stefano Gandelli, GeoPop)