Ancora caos mensa: bloccato il tempo prolungato. La refezione scolastica rimane punto debole dell'esecutivo Stasi
A Corigliano-Rossano le scuole hanno bloccato le attività di formazione pomeridiana perché il Comune ancora non ha predisposto il servizio mensa. Procedure bloccate alla Stazione unica appaltante della Provincia di Cosenza
CORIGLIANO-ROSSANO - Mensa scolastica, ci risiamo. A Corigliano-Rossano le attività didattiche si fermano (parzialmente, limitate alla sola mattinata) perché ancora una volta il servizio di refezione scolastica accusa problemi e ritardi. In realtà non sarebbe ancora stata espletata la gara, ferma alla Stazione unica appaltante della Provincia. La stessa che lo scorso 7 ottobre (dieci giorni fa) - per come riportato in Gazzetta Ufficiale - avrebbe dovuto procedere già all'apertura delle offerte. A quanto pare, però, il procedimento non è stato ancora formalizzato e non si conoscono i tempi entro i quali sarà assegnato il servizio.
Nel frattempo, però, le scuole a Corigliano-Rossano vanno avanti con il freno a mano tirato, dal momento che senza la possibilità di consentire ai bambini di avere un pranzo all'interno degli spazi scolastici, gli Istituti sono stati costretti a rimodulare i programmi didattici.
«Niente panini e pasti da casa»
Tra l'altro, alcune scuole hanno abrogato per regolamento scolastico la possibilità che gli alunni possano portarsi il pasto da casa. Scelta, questa, che nel caso dell'Istituto comprensivo "Erodoto" di Corigliano è stata reiterata nel corso dell'ultimo consiglio di Istituto. L'unico pasto consentito è quello fornito dalla mensa scolastica. E fino a quando l'azienda affidataria del servizio non entrerà nelle scuole le attività formative saranno limitate al solo orario mattutino.
Intanto monta la protesta dei genitori
Stamani il Movimento per il territorio ha rilanciato il disagio delle famiglie. In una nota di Francesco Marino Scarcella, componente del direttivo associativo, si legge tutto il disappunto per un servizio mensa che sarebbe dovuto partire in linea con le attività scolastiche e che al momento è «inesistente». «Si stanno registrando - aggiunge Francesco Marino Scarcella - fortissimi disagi per alunni e genitori che a causa di questo problema sono costretti a rimodulare tutti gli impegni familiari».
In realtà a monte del servizio di refezione scolastica non c'è solo un'organizzazione delle scuole e del comune, ma attorno a questa offerta ruota un mondo più grande che è quello dell'economia familiare. Ogni anno le famiglie programmano impegni e spese sulla scorta dei tempi e delle attività che i componenti del nucleo si trovano a dover far fronte. Se i genitori sono consapevoli che la scuola offre un'attività a tempo pieno (dal mattino al pomeriggio) il resto degli impeni e del lavoro degli appartenenti al nucleo familiare viene scandito anche da questo tipo di servizio. Che se viene a mancare provoca disagi e anche problemi di natura economica.
La mensa, un argomento da sempre indigesto all'Aministrazione Stasi
È dal 2019 che il servizio di refezione scolastica subisce, quasi a cadenza annuale, degli scossoni, dovuti perlopiù alle scelte politiche dell'esecutivo civico. La questione mensa (come del resto l'intero comparto scuola) è, di fatto, un punto debole dell'amministrazione comunale. Non si capisce il perché. Lo scorso anno il lunghissimo braccio di ferro con il gestore del servizio finito alla carta bollata e che ha provocato disguidi enormi. Adesso il ritardo nell'affidamento dello stesso servizio dovuto, invece, ad una volontà espressa dall'Ac di non voler entrare nei "giochi" della gara d'appalto.
Non è il comune ad espletare la gara ma la stazione unica appaltante della Provincia di Cosenza che essendo un ente ridimensionato ha - ovviamente - tempi lunghissimi. Perché, in casi come quello della mensa scolastica - che ha un carattere d'urgenza (considerati gli eventi pregressi nefasti) - il Comune non ha provveduto autonomamente - nelle prerogative di legge - a raccogliere le offerte e a assegnare il servizio?