Trionfo dei sapori calabresi a Terra Madre Slow Food 2022
Grande successo per le aziende della nostra Regione presenti all’evento. L'assessore Gallo: «La Calabria si conferma essere terra di qualità»

TORINO - Grande successo per l’agroalimentare calabrese all’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto, svoltasi nei giorni scorsi a Torino su iniziativa di Slow Food.
Nel corso della manifestazione, all’interno dello stand organizzato dalla Regione Calabria, 34 aziende calabresi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il pubblico di una delle maggiori città d'Italia nonché con visitatori professionali utili per aprire nuovi spazi di mercato nel corso di un evento fieristico che in cinque giorni ha fatto registrare oltre 350.000 presenze.
«La Calabria - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo - si è presentata a Torino con un trionfo di sapori, odori e colori, in perfetta sintonia con i concetti trainanti di Slow Food: pulito, buono e giusto. Ringrazio i dirigenti e i funzionari del Dipartimento Agricoltura per l’ottimo lavoro svolto».
«Inoltre – prosegue - è importante sottolineare il contributo decisivo offerto dai volontari di Slow Food Calabria, che si sono prodigati per promuovere il costante lavoro portato avanti dalle Condotte e dai Presìdi, e con loro anche i Cuochi dell'Alleanza, che nel rispetto della tradizione e con intelligente vocazione innovativa, hanno saputo trasformare la straordinaria qualità delle materie prime e delle specialità agroalimentari calabresi in gioielli gastronomici».
TORINO - Grande successo per l’agroalimentare calabrese all’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto, svoltasi nei giorni scorsi a Torino su iniziativa di Slow Food.
Nel corso della manifestazione, all’interno dello stand organizzato dalla Regione Calabria, 34 aziende calabresi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il pubblico di una delle maggiori città d'Italia nonché con visitatori professionali utili per aprire nuovi spazi di mercato nel corso di un evento fieristico che in cinque giorni ha fatto registrare oltre 350.000 presenze.
«La Calabria - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo - si è presentata a Torino con un trionfo di sapori, odori e colori, in perfetta sintonia con i concetti trainanti di Slow Food: pulito, buono e giusto. Ringrazio i dirigenti e i funzionari del Dipartimento Agricoltura per l’ottimo lavoro svolto».
«Inoltre – prosegue - è importante sottolineare il contributo decisivo offerto dai volontari di Slow Food Calabria, che si sono prodigati per promuovere il costante lavoro portato avanti dalle Condotte e dai Presìdi, e con loro anche i Cuochi dell'Alleanza, che nel rispetto della tradizione e con intelligente vocazione innovativa, hanno saputo trasformare la straordinaria qualità delle materie prime e delle specialità agroalimentari calabresi in gioielli gastronomici».
Per quanto riguarda il Pollino, questo si è distinto come modello di identità plurale, territorio nel quale le differenze sono il valore aggiunto, il confine una opportunità, la varietà delle produzioni un valore aggiunto, i produttori eroici e custodi i testimonial di una tradizione che oggi assume nuovo vigore e slancio per raccontare al mondo la forza attrattiva dell'area protetta più grande d'Italia.
Nello stand dedicato al Parco nazionale del Pollino dal 22 al 26 settembre, grazie all'animazione della compagine formata dalle aziende e dai rappresentanti di Slow Food delle condotte Magna Graecia Pollino (Vincenzo Alvaro), Valle del Mercure Pollino (Teresa Maradei), Area Sud Basilicata (Anita Ferrari) e San Sosti Valle dell'Esaro (Fabio Maria Torchia), sono stati circa 8mila i visitatori che hanno conosciuto l'area protetta attraverso le identità alimentari esposte in fiera e degustate nei 29 appuntamenti che hanno permesso di focalizzare l'attenzione su temi e biodiversità alimentari del Pollino grazie alle preparazioni di Flavia De Marco (Ristorante Da Peppe) e Fabio Maria Torchia (La tana del Ghiro), operanti nel territorio dell'area protetta e Cuochi dell'Alleanza.
Il Pollino si è fatto conoscere per le sue peculiarità ambientali, di sostenibilità delle produzioni grazie alla presenza dei produttori custodi che scelgono di continuare a lavorare in area protetta, rafforzando la filiera agricola del buono pulito e giusto che ha attirato visitatori, curiosi, giornalisti dell'enogastronomia e diversi ospiti. Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, e i due vice presidenti Roberta Billitteri (che ha partecipato alla presentazione ufficiale del protocollo d'intesa tra il Parco del Pollino e Slow Food) e Raoul Tiraboschi, fino al presidente internazionale di Slow Food, Edward Mukiibi, agricoltore, educatore e imprenditore sociale nato in Uganda nel 1986, lo stesso anno in cui Carlo Petrini a Bra fondava Slow Food che ha visitato lo stand del Pollino durante i giorni della fiera, apprezzando il lavoro di unità che si è scelto di vivere sul territorio nell'ottica delle nuove geografie locali e interregionali. Non solo la rete della chiocciola ha fatto visita allo stand istituzionale del Parco - dove a fare gli onori di casa per l'Ente c'era la funzionaria Marianna Gatto, delegata dal presidente Pappaterra a rappresentare l'area protetta a Parco Dora - ma anche tante autorità presenti nel corso dell'evento fieristico che ha incentrato l'edizione 2022 sul tema della rigenerazione: da Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio, a Marco Bussone, presidente Uncem, alle delegazioni internazionali di cinesi, indiani, arabi che hanno interagito con le aziende ed i prodotti presenti in fiera, creando proficui confronti sulle filiere sostenibili delle produzioni alimentari. Grande vicinanza e coinvolgimento c'è stata anche da parte della Regione Calabria che ha partecipato ad alcuni appuntamenti del programma nello stand del Pollino con Giacomo Giovinazzo, dirigente generale del dipartimento agricoltura, e la dirigente Alessandra Celi, esaltando insieme ai portavoce di Slow Food Calabria, Michelangelo D'Ambrosio, e Slow Food Basilicata, Paride Leone, e Serenella Gagliardi componente del Cer Basilicata, il modello Pollino. Così come il Gal Pollino Sviluppo, attraverso il direttore Francesco Arcidiacono e il funzionario Nino Filidoro, hanno sottolineato la grande valenza esperienziale dell'area protetta che fa dei prodotti identitari un attrattore culturale capace di costruire nuovi turismi attorno al cibo di qualità.
«Torniamo da Torino - ha sottolineato il presidente dell'Ente parco, Domenico Pappaterra - con la consapevolezza di aver tracciato la strada giusta. Lo sguardo d'insieme che attraverso le condotte Slow Food del Pollino siamo riusciti a dare al territorio è il modello che ora dobbiamo continuare ad avere come punto di riferimento per lavorare in sinergia con i produttori con l'obiettivo di valorizzare sempre meglio il cibo buono, pulito e giusto che diventa valore aggiunto da esaltare e presentare al mondo insieme alla nostra tradizione alimentare».
Durante tutta la durata dell'evento il Parco, partendo dal ruolo attrattivo delle produzioni agricole, ha anche rilanciato il tema del turismo sostenibile presentando i pacchetti del portale visitpollino.it che consentono di visitare il Pollino con scontistiche fino al 40% grazie ad un rilevante contributo che l'Ente ha scelto di investire per far ripartire l'economia sul territorio dopo la pandemia.