Calabroni orientali, la specie autoctona della Calabria e del meridione invade la Capitale
Chiamate anche vespe orientali, stanno creando molto allarmismo in queste ore nel resto d'Italia e scopriamo che sono insetti che da sempre popolano le campagne della Sibaritide

CORIGLIANO-ROSSANO – Se ne sente parlare nelle ultime ore con un certo allarmismo, quasi fosse un insetto alieno, ma la vespa orientale che sta spaventando mezza Italia è una specie autoctona delle regioni meridionali e diffusissima nel territorio della Sibaritide, meglio conosciuta come calabrone orientale.
Le nostre campagne ne sono piene al punto che dal 2017 le segnalazioni di avvistamenti sono notevolmente aumentate. Impossibile non averne viste anche perché la striscia gialla che segna il loro addome resta impressa. Perché spaventano tanto?
Diversi i motivi, oltre alla puntura molto dolorosa e al fatto che il loro areale di distribuzione non tocca le regioni del centro-nord, questi insetti appartenenti alla famiglia Vespidae (Vespe, Calabroni), genere Vespa (veri calabroni) hanno la capacità di distruggere gli alveari, mangiando sia api da miele di cui sono ghiotte così come gli scarafaggi.
Api che cacciano saccheggiando talvolta intere arnie e anche se non vengono divorate, tendono a non uscire più per paura, annullando quindi la produzione del gustoso nettare.
In caso di tempi magri pur essendo abili cacciatori, si alimentano anche con rifiuti organici come ad esempio carcasse di animali morti, ecco perché molti centri urbani che hanno enormi quantità di rifiuti non raccolti, ne stanno subendo l’invasione.
Il loro sistema sociale è formato dalla regina, le operaie e i fuchi dotati mandibole (mascelle) potenti e affilate e mordono se provocati. Solo le regine e le operaie hanno un ovopositore (tubo di deposizione delle uova modificato) che si estende dalla punta dell’addome che funge da pungiglione.
I fuchi e le operaie, che costituiscono la maggior parte della colonia, sono più piccoli della regina, molto attivi durante i periodi di intensa luce solare, per questo motivo gli esemplari volano di preferenza nelle ore centrali della giornata, anche in giorni caldissimi.