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Sibari-Co-Ro, sul tracciato si attende la decisione di Stasi: parere indispensabile - VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO – Era il primo e ad un certo punto sembrava dovesse essere anche l’unico progetto realizzabile e da realizzare. Oggi, invece, non solo quel progetto non è più in testa alle priorità, non solo è transitato sul bilico tra improbabile e possibile, quanto sembrerebbe essere approdato nel porto delle nebbie dove finiscono le tante opportunità mancate di questo territorio. Stiamo parlando, ovviamente, del lotto CZ-388 o meglio conosciuto come piano di ammodernamento della Statale 106 nel tratto compreso tra Sibari (innesto con la Statale 534) e Corigliano-Rossano (viadotto Coserie).  

Un progetto che abbiamo seguito passo dopo passo, che abbiamo cercato di scandagliare in ogni suo dettaglio. Un’idea, quella di una nuova strada a 4 corsie moderna e sicura a servizio della terza città della Calabria e dei suoi asset produttivi, che abbiamo messo a confronto nella sua fattibilità evidenziando i perché, i motivi e le ragioni di un progetto, varato ad inizio degli anni 2000 e che non venne mai alla luce.

Per la Sibari-Corigliano-Rossano probabilmente, oggi, siamo all’ultima chiamata. E questo non perché non ci siano soldi o – ancor peggio – perché non ci sia interesse a mettere le risorse (è una lettura faziosa e di parte perché nessuno può contrarre un mutuo senza avere almeno una piantina della casa!). C’è una ragione più semplice: manca una decisione, determinante e vincolante, che è quella del territorio. Non lo diciamo noi ma il presidente della Regione Calabria che più di tutti, sicuramente più dei suoi predecessori, fino ad oggi sulla complicata e ostica materia della Statale 106 ha messo la faccia. Pur sapendo che questo argomento è uno spiedo rovente, dove è facile ustionarsi.

Un primo, importante obiettivo Occhiuto lo ha raggiunto: far sì che la questione SS106 diventasse una questione nazionale, facendo sì che venisse considerata negli interessi dello Stato un’opera strategica. «Grazie al pressing della regione, nella prossima legge di bilancio – ha confermato il Governatore ai nostri microfoni – probabilmente avremo altri 3 miliardi da investire sulla centosei». E questo interessamento del governo regionale ha già prodotto un primo risultato che è il nuovo asse viario a doppia carreggiata che collegherà Crotone a Catanzaro. Manca tutto il resto. Soprattutto, manca la Sibari-Co-Ro che è il naturale prolungamento di quella strada già ammodernata (e in fase di ammodernamento) che da nord si muove verso sud.

«In questo momento – dice Occhiuto – c’è un’interlocuzione con l’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano che vorrebbe delle varianti al progetto proposto da Anas. Conto sul fatto che questa interlocuzione possa esaurirsi nell’arco di qualche giorno o, al più, di qualche settimana così che si possa procedere anche in questo tratto».

Sicuramente una prima interlocuzione ufficiale dovrebbe concretizzarsi con l’ormai prossima conferenza dei servizi definitiva, a chiusura della fase progettuale. Ma sarà un buco nell’acqua. Un nulla di fatto. Perché in quella sede il sindaco di Co-Ro, Flavio Stasi (a meno di improbabili ripensamenti) ribadirà il suo no all’ipotesi progettuale di Anas. A quel punto dovrebbe aprirsi un’altra fase di mediazione ma solo su varianti possibili, realizzabili e che non comportino un costo abnorme. Insomma, ci vorrà altro tempo. Un po’ come avvenne nel 2001 quando il primo progetto di Anas del Megalotto 8 venne “emendato” più e più volte, fino a quando i soldi dell’allora Legge Obiettivo presero altre strade e finirono per rimpinguare le quote latte degli allevatori della Pianura Padana. Rimanemmo già all’epoca senza strada e addirittura il preliminare ML8 non venne nemmeno approvato. Una disfatta totale. Stessa sorte a cui siamo esposti oggi.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.