Carogasolio, la frustrazione della marineria di Schiavonea: «Pronti a restituire le licenze»
Prosegue ad oltranza la protesta degli operatori del mare che continuano a mantenere le loro barche alla fonda. Oggi pomeriggio sit-in nei pressi dell’Autorità portuale dove si sta tenendo la Conferenza regionale della pesca. Gallo: «Siamo bloccati»
CORIGLIANO-ROSSANO – Pomeriggio infuocato quello di oggi nello spazio adiacente la sala conferenze del porto di Corigliano-Rossano, luogo in cui ancora adesso si sta tenendo la “Conferenza regionale sulla pesca”, iniziata alle 15:30. Presenti tra gli altri esperti di settore, Giacomo Giovinazzo, direttore generale del Dipartimento agricoltura della Regione Calabria, Riccardo Rigillo e Eleonora Iacovini del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), i referenti dell’Autorità portuale e l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Gianluca Gallo.
La situazione non è sicuramente calma perché i pescatori della marineria di Co-Ro hanno organizzato un sit-in di protesta, per richiamare l’attenzione sul carogasolio. Da 0,40 centesimi di euro a 1,24 euro: questo il rincaro del carburante registrato sino ad oggi, che ha comportato un aggravio sul costo di produzione del 70% che di conseguenza alleggerisce i guadagni degli operatori di settore.
Nonostante siano presenti il sindaco di Co-Ro Flavio Stasi, la senatrice Rosa Abate e il consigliere regionale Pasqualina Straface, nulla distoglie i manifestanti dall’obbiettivo di farsi ascoltare, perché i lavori della conferenza sono aperti solo agli addetti al settore.
In prima linea Mariacarmela De Luca, presidente dell’associazione “Pescatori di marina di Schiavonea”, organizzatrice del sit-in che incarna in modo autentico la frustrazione e la rabbia della flotta dovuta all’impossibilità di trovare nei vertici del Mipaaf un interlocutore attento. Le forze dell’ordine hanno tenuto sotto controllo la tensione. Soprattutto quando alcuni pescatori, fuori dall’aula adibita alla conferenza, hanno cominciato a mettere in campo le loro istanze, sotto la pioggia. Come Michele Marino 33 anni, da 19 anni in mare: «Se continua così bisogna chiudere i battenti, siamo tutti con figli piccoli e non sappiamo come pagare le bollette».
All’arrivo dell’assessore Gallo, molti hanno dato sfogo alla frustrazione: «Se non si trova una soluzione, le licenze ve le restituiamo» afferma un pescatore; «io non posso portare mia figlia a mangiare un gelato» fa eco un altro.
La sincerità di Gallo: «Sul carogasolio siamo bloccati»
Gallo si ferma con loro, non entra al tavolo di discussione e si confronta con tutti e alla nostra domanda su cosa si può fare risponde: «Alla regione stiamo cercando di dare sostegno alla categoria attraverso misure indirette, ma sul carogasolio siamo bloccati. Solo il Ministero può fare qualcosa. Certamente non mi tiro indietro nel portare al governo le istanze di queste persone in piena difficoltà Non possiamo permetterlo».
In merito ai sostegni Gallo è molto chiaro: «Per completare l’iter sono necessari due mesi, non si può giocare su questo e bisogna dire la verità a chi vive affogato dai rincari».
I pescatori hanno fiducia nell’assessore che invita gli stessi rappresentanti del Mipaaf presenti a raggiungerlo fuori dalla sala convegni, bisogna che si impegnino anche loro portando queste istanze a Roma, e, ci riesce. Adesso una delegazione dei pescatori sarà ascoltata dai ministeriali e l’assessore regionale garantisce che non finirà qui, facendo rete con i parlamentari del territorio. La flotta dev’essere salvata.