Caretta caretta, la tartaruga che sceglie le spiagge della Sibaritide per deporre le sue uova
La caretta caretta è la specie di tartaruga marina che trova le nostre coste ideali alla nidificazione, ma che viene messa in costante pericolo dall’inquinamento marino. Oggi è la giornata mondiale delle tartarughe

CORIGLIANO-ROSSANO - Oggi è la giornata mondiale delle Tartarughe marine celebrata in tutta il mondo dal Wwf. Una delle specie più note e conosciute alle nostre latitudini è la caretta caretta, la più comune del mar Mediterraneo. Un esemplare magnifico che può raggiungere fino ai 160kg e che da sempre sceglie le nostre spiagge per deporre le sue uova, rare e perciò protette. Qui queste tartarughe trovano le condizioni ideali per compiere il loro ciclo di vita e noi non dobbiamo fare altro che tenerle al sicuro.
La caretta caretta ha sangue freddo e questo la porta a prediligere acque temperate. Respirano aria, in quanto sono dotate di polmoni e passano la maggior parte della loro vita in mare profondo.
Una volta avvenuto l’accoppiamento, le femmine raggiungono la spiaggia (con fatica a causa della presenza di persone, animali, rumori e luci) e qui depongono fino a 200 uova che, dopo il periodo di incubazione, si schiudono quasi tutte simultaneamente.
Molto particolare è il modo in cui è determinato il sesso dei nascituri. Questo è legato infatti alla temperatura del suolo: le uova che si trovano in superficie si avvantaggiano di una somma termica superiore a quelle che giacciono in profondità, pertanto le uova di superficie daranno esemplari di sesso femminile e quelle sottostanti di sesso maschile. Il riscaldamento globale potrebbe quindi determinare una grossa sovrabbondanza di esemplari femmina mettendo perciò a rischio la specie.
Avvistamenti della caretta caretta sono avvenuti nel corso degli anni sulle coste ioniche in provincia di Reggio Calabria, ma anche sulle nostre spiagge è possibile scorgere le loro uova. Le tartarughe hanno infatti scelto le coste di Sibari, Cassano, Fuscaldo, Amendolara, Roseto Capo Spulico, ancora la spiaggia “Macchia della Vura” di Crosia Mirto e nel 2021 anche Corigliano-Rossano in località Fabrizio.
di Martina Garofalo - stagista Università La Sapienza