Tribunale nella Sibaritide, stamani a Roma l'incontro con il presidente della Commissione Giustizia
Riunione interlocutoria, quella tra una folta delegazione di rappresentanti istituzionali calabresi e Dario Perantoni che getta le basi per la costruzione di un processo legislativo che si spera sia rapido e risolutivo
CORIGLIANO-ROSSANO - A Roma qualcosa di nuovo si muove rispetto all'annosa questione giustizia in cui dieci anni fa è stato catapultato il territorio della Sibaritide dopo la soppressione del tribunale di Rossano (oggi Corigliano-Rossano). La battaglia a suon di emendamenti e proposte di legge per modificare la cervellotica riforma della geografia giudiziaria, infatti, sembra avere dei - seppur timidi - progressi. Stamani nella capitale, in via degli Uffici del Vicario, si è tenuto l'atteso e auspicato incontro tra la folta delegazione istituzionale calabrese ed il presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Mario Perantoni.
Un incontro che era stato sollecitato nel corso dell'ultima riunone del tavolo tecnico comunale riunitosi in municipio a Corigliano-Rossano poco più di una settimana. La richiesta era chiara: poter interloquire con il capo della commissione giustizia per "intercedere" ed accelerare l'iter legislativo non di una ma di ben due proposte di legge incardinate al Parlamento per la re-istituzione di un palazzo di giustizia sulle rive ioniche della Calabria del nord est.
Non si è fatta attendere, quindi, la risposta della deputata locale del Movimento 5 Stelle nonché componente della stessa commissione, Elisa Scutellà, che con molta solerzia e con grande celerità ha organizzato, proprio per stamattina, l'incontro con Perantoni. A sedersi al tavolo di palazzo Montecitorio, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, i consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Pasqualina Strafrace, i deputati Elisa Scutellà, Enza Bruno Bossio, Matilde Siracusano e Francesco Sapia. Collegati da remoto, inoltre, c'erano la presidente della Commissione Affari Istituzionali della Regione, Luciana De Francesco.
Al termine della riunione aleggia una nuova e fondata speranza. Lo si legge tra le righe del post pubblicato da Giuseppe Graziano, sul suo puntuale canale social, che parla di «un incontro interlocutorio ma che - ne sono certo - ha posto le basi di un processo legislativo necessario per l'affermazione del diritto alla Giustizia nella Calabria del nord-est».
E anche la Straface mantiene toni altissimi: «Sono fermamente convinta che tale azione corale e determinata della Regione Calabria abbia rappresentato il fulcro vitale dal quale fare ripartire, in modo tangibile, il percorso istituzionale per addivenire a tale importante risultato, per altro molto atteso dalle popolazioni del territorio che si sono viste private di un basilare presidio di legalità e giustizia, registrando quotidianamente inevitabili e gravose difficoltà e conseguenze logistiche, economiche e funzionali»