L'elevazione della Madonna del Castello a Basilica Minore: Castrovillari si veste d’emozione e d’orgoglio per la celebrazione
Il Vescovo Savino ha celebrato la solenne cerimonia per l’elevazione del Santuario della Madonna del Castello a Basilica Minore Pontificia. Presenti le massime autorità politiche, militari e religiose al cospetto della Vergine. Emozionato il rettore, Monsignor Carmine De Bartolo
CASTROVILLARI – Grande, immensa, giusta. È stata tutto questo la celebrazione del Santuario della Madonna del Castello recentemente elevata a Basilica Minore Pontificia.
Officiata dal vescovo della Diocesi di Cassano Jonio, Monsignor Francesco Savino, la Santa Messa ha visto anche la presenza di sacerdoti concelebranti tra cui il rettore del Santuario, Mons. Carmine De Bartolo, a cui tutti hanno riservato parole di gratitudine per la cura e l’impegno profuso negli anni a protezione di un luogo tanto sacro quanto bello. Un’oasi di pace per i tanti pellegrini che alla Vergine hanno affidato le proprie preghiere, luogo d’accoglienza per i più fragili e per gli ultimi.
Ad occupare i primi banchi della chiesa madre di Castrovillari, autorità civili e militari, oltre a quelle religiose le cui bianche tonache restituivano alla celebrazione quella solennità per la quale decine di credenti hanno raggiunto il Santuario anche a piedi.
Nella chiesa della principalissima patrona, è stata apposta una epigrafe alla memoria di un evento “che sia di gioia per le generazioni future”, grazie al Santo Padre, Papa Francesco, che ha voluto conferire al Santuario “il titolo e la dignità” di Basilica Minore, promulgato solennemente dal Vescovo di Cassano.
La Santa Messa si è poi conclusa con la preghiera ai piedi dell’altare dove la figura della Madonna del Castello sembra guardare i fedeli con amore e indulgenza. Proprio a quello sguardo Monsignor Savino ha affidato i popoli della Russia e dell’Ucraina, pregando per la pace affinché l’amore materno della Vergine protegga tutti dall’odio e dall’orrore della guerra.
«Il nostro ringraziamento gioioso va a Papa Francesco – ha detto il Vescovo Savino nel corso della celebrazione - che ci ha concesso questo dono e da questo Santuario ci impegniamo a pregare per lui, e ringraziamo anche il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei sacramenti, sua eminenza Monsignor Arthur Roche, e il Segretario, sua eminenza. Monsignor Vittorio Francesco Viola. Tale riconoscimento intende intensificare il vincolo con la chiesa di Roma e con il Santo Padre, e al tempo stesso, promuove l’esemplarità di questo Santuario come centro di particolare spiritualità della Diocesi».
«Un sogno che si avvera per il Santuario, luogo di incontro con la Vergine Santissima – ha detto invece non senza emozione Mons. Carmine De Bartolo – era doveroso questo riconoscimento soprattutto dopo la frana che ne ha ferito il cuore, 10 anni fa. Un luogo silenzioso, bello come la Madonna dove si lavora e si prega. Qui abbiamo ospitato carcerati, emarginati e ammalati: chiunque venga qui trova il senso della vita».