1 ora fa:Pietrapaola, minoranza attacca Labonia: «Mancanza di trasparenza e della conoscenza delle regole della buona Amministrazione»
5 ore fa:Frascineto, a Eianina torna il Presepe Vivente: il Natale si accende tra storia e tradizione
3 ore fa:Sibari riscrive la sua storia: sotto il teatro romano riaffiora la Sybaris arcaica
5 ore fa:Rotary Club Castrovillari, eletto il nuovo Consiglio Direttivo per l’anno rotariano 2026/2027
1 minuto fa:Strade rurali a Saracena, firmata la convenzione per la Mileo–Cummaruso
2 ore fa:Co-Ro, domani si riunisce il Consiglio Comunale
1 ora fa:Villapiana, grandi emozioni alla recita di Natale dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”
4 ore fa:Liste d'attesa infinite: «Fare chiarezza subito su quante tac, pet e risonanze magnetiche sono operative in Calabria»
3 ore fa:Il Babbo Natale del Club Kiwanis arriva in Casa Famiglia
2 ore fa:La comunità scolastica delle Monachelle educa ai valori del Natale

Gli italiani anche in Moldavia a dar aiuto ai profughi ucraini

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – La Moldavia a rischio guerra, se ne parla sempre di più sui mezzi d’informazione. E come sempre, gli italiani sono presenti sul territorio per dare rifugio e aiuto ai profughi ucraini che varcano il confine verso la salvezza.

Dall’ambasciatore italiano Lorenzo Tomassoni che, anche se lontano dai riflettori mediatici, si sta dando parecchio da fare dal punto di vista umanitario, all’accoglienza delle organizzazioni cattoliche, prima fra tutte quella guidata dal vescovo Anton Cosa che ha dato disposizione di trasformare le parrocchie in centro d’accoglienza per i profughi. Così come riporta il quotidiano l’Avvenire, anche i volontari di Emergency sono in prima linea.

Proprio nel quotidiano sopra citato, vengono riportate testimonianze interessanti che ricordano la vicenda di Yuri, il gelataio ucraino, residente in Italia, a Corigliano-Rossano precisamente da quasi vent’anni, bloccato in Ucraina in attesa di essere chiamato al fronte.

Il quotidiano del Vaticano infatti, offre informazioni interessanti a proposito di uomini ucraini che, arrivati al confine con la Moldavia, vengono bloccati dai militari di dogana ucraini, in quanto devono arruolarsi e combattere. Ragion per cui al confine moldavo si vedono tanti nuclei familiari dividersi.

Unica eccezione, a quanto pare, i padri di famiglia con almeno tre figli, questi sono ufficiosamente autorizzati a mettere piede in terra moldava.

Centomila profughi arrivati in questi giorni e molte migliaia di passaggio, per raggiungere la Romania. Infatti la Moldavia è la nazione confinante sì con l’Ucraina, ma anche la Repubblica della Transnistria, autoproclamatasi indipendente dal 1990, de facto sotto influenza della Russia che sostiene l’enclave finanziariamente e ha sul territorio una base militare con millecinquecento truppe e il maggior deposito di munizioni dell’Europa orientale, a Cobasna, con 22 tonnellate di munizioni.

Chiaramente la posizione della Moldavia è tutta a favore dell’Ue e di Kiev ma è anche vero che, in base alle risorse che questo Paese detiene, finanziarie e belliche, potrebbe essere il prossimo obiettivo dell’avanzata di Vladimir Putin.

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive