Sibari-Co-Ro, Stasi incontra Occhiuto: presto (si spera) una soluzione
Ieri mattina in cittadella il Governatore della Calabria ha ricevuto il sindaco di Corigliano-Rossano. Sul piatto una serie di vertenze. Una su tutte quella della nuova bretella autostradale da Sibari a Coserie. Incontro da toni pacati
CORIGLIANO-ROSSANO - Sembra esserci una temperatura più mite tra la Regione e il Comune di Corigliano-Rossano dopo il gelo che ha soffiato costante per lunghe settimane. Ieri mattina nella cittadella "Jole Santelli" a Catanzaro il Governatore Occhiuto ha incontrato il sindaco della terza città della Calabria, "complice" anche la Cgil che ha spinto tanto affinché questo incontro si tenesse. Già perché oggi sul piatto degli equilibri territoriali e regionali c'è una grande questione, che è quella della Statale 106.
Le sorti del nuovo corridoio autostradale tra Sibari e Corigliano-Rossano, infatti, sono stati al centro di un incontro che, si dice, abbia avuto toni cordiali anche se ancora non concilianti. Sicuramente, l'obiettivo sia del presidente Occhiuto che del sindaco Stasi è quello di garantire al territorio della Sibaritide e poi anche alle popolazioni e alle aree a sud di Co-Ro una viabilità moderna, sicura e soprattutto sostenibile sia dal punto di vista ambientale che urbano. C'è da capire, ora, se si troveranno le convergenze giuste per arrivare presto alla definizione del progetto definitivo non scontentando il resto del territorio e accontentando le legittime pretese del primo cittadino che - ricordiamo - ha criticato il tracciato proposto da Anas in quanto «secherebbe» a metà la città.
Ci sono i margini per migliorare il progetto? Sicuramente sì, nel solco, ovviamente, di quella che è l'idea di massima del progetto. La priorità è quella di creare bypass più funzionali e "meno impattanti" per oltrepassare gli scali di Rossano e Corigliano. E su questo ci sarebbe stata la piena disponibilità del Governatore Occhiuto a farsi promotore di un'interlocuzione ai piani alti dell'Azienda nazionale delle strade e, quindi, anche con il Commissario della Statale 106, Massimo Simonini, affinché si possa trovare la migliore soluzione.
Anche perché, lo dicevamo in premessa, su quest'opera gravitano gli interessi di una comunità intera e quindi anche dei sindacati. Su tutti la Cgil che sull'ammodernamento della Statale 106 e particolarmente sul tratto che interessa la grande città di Corigliano-Rossano vuole andare fino in fondo ed essere garante che l'opera venga finalmente realizzata, dopo decenni di attese, false promesse e (irrealizzabili) progetti megagalattici, ma vuole anche la certezza di portare le istituzioni unite su unico fronte.
Il dialogo, la concertazione e la sintesi erano e rimangono le armi che, su tutte, possono aiutare a raggiungere un risultato storico per questo territorio. Nessuna bandierina, né da un lato tantomeno dall'altro. Solo l'interesse di un'area della Calabria che (anche) in quanto a mobilità e trasporti continua a pagare il prezzo più alto rispetto al resto della regione e del meridione.