Il Covid ha messo in ginocchio le imprese di trasporto calabresi. Al via i primi licenziamenti
La Simet spa ha inoltrato una procedura di licenziamento collettivo per 70 lavoratori. Allarme della Cgil: «È il momento di prendere provvedimenti. Servono investimenti perché la Calabria si muove su gomma»
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CORIGLIANO-ROSSANO - C'è una grande emergenza prodotta dal Covid che fra qualche settimana potrebbe superare quella sanitaria: è la crisi della produzione e, quindi, del lavoro. Uno dei settori più colpiti da questo momento nefasto e - allo stesso - tra quelli meno considerati dai provvedimenti dello Stato è quello della utolinee regionali e interregionali. Un comparto che è stato letteralmente messo in ginocchio dalla pandemia da Sars-Cov-2 e che oggi, ridimensionandosi per forza di cose, rischia di mettere sul lastrico decine di famiglie.
Ad intervenire, a riguardo, è la Cgil. Il sindaco, preoccupato a seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 70 lavoratori, avviate dalla Simet Spa, una delle più grandi e storiche società di autotrasporti calabrese, chiede oggi alle istituzioni di porre un argine a quella che a breve potrebbe essere una gravissima emoraggia nel comparto occupazionale.
«In una Regione come la Calabria - si legge in una nota a firma dei dirigenti della Cgil e della Filt Cgil comprensoriali - dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto proporzioni inquietanti, queste situazioni portano ancora di più a desertificare territori come il nostro, costringendo in primis i nostri giovani ad emigrare nelle grandi città del nord o addirittura in altri Paesi, ma sicuramente, determinando ulteriori stati di disagio economico e sociale per le numerose famiglie che perdono così reddito e lavoro».
Uno di questio settori in crisi, dicevamo, è quello dei trasporti. «Le linee a lunga percorrenza, ovvero, il trasporto su gomma interregionale - ricordano i sindacalisti - riguarda per la maggio parte, il meridione d’Italia, dove per come è noto, abbiamo un sistema della mobilità ed un servizio di trasporto carente con irrisori e limitati collegamenti verso le regioni del nord d’Italia».
«Noi crediamo ovviamente, che ci sia la necessità di aumentare i servizi e tratte di trasporto espletati da vettori pubblici, così come c’è la necessità di provvedere per nuove e più efficienti infrastrutture con cospicui investimenti nel settore, legati sicuramente all’applicazione dei contratti nazionali, definendo un sistema di regole che metta assieme l’utilizzo dell’infrastruttura pubblica al rispetto del contratto collettivo nazionale del lavoro».
«Quest’ultimo fattore, considerato anche quanto su detto, a nostro avviso, rende ancora di più urgente, un intervento sia a livello nazionale che regionale, per aiutare un settore che vive di solo mercato e che non è stato oggetto di sostegni pubblici nell'attuale fase di crisi pandemica, ma che nel tempo ha sicuramente colmato carenze ataviche nel trasporto espletato da vettori statali».
«Riteniamo pertanto necessario e urgente prorogare per ulteriori settimane la Cassa Covid, attualmente sospesa, per questo ed altri settori in difficoltà, come ad esempio il settore turistico, proroga che avrebbe consentito di passare con gradualità all'auspicato nuovo sistema di ammortizzatori universali, evitando ad aziende, come Simet SPA, e lavoratori ora in difficoltà, di pagare prezzi troppo alti in termini economici e sociali, determinando situazioni che rischiano di non essere più recuperabili».
«Così come riteniamo necessario e urgente che dal fronte Nazionale e Regionale si dispongano opportuni e specifici provvedimenti per dare sostegno a tutti i settori economici e produttivi in difficoltà, a difesa dell'occupazione e delle realtà imprenditoriali, precisando che, in tutte le sedi, come Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, promuoveremo in questo senso le opportune iniziative».