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Un giovane comandante gentiluomo, il saluto del capitano Calascibetta

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CORIGLIANO-ROSSANO – È tempo di saluti e consuntivi nelle due grandi compagnie dei carabinieri di Corigliano e Rossano. Entrambe i presidi, di fatto, chiuderanno battenti per dar vita al nuovo Gruppo territoriale della Benemerita di Corigliano-Rossano, un’entità superiore nata proprio grazie alla fusione della due ormai estinte città. Al comando del Gruppo, operativo già da domani (mercoledì 13 ottobre) sarà chiamato il Tenente Colonnello Raffaele Giovinazzo, attuale capo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Cosenza. La sede centrale sarà a Corigliano mentre a Rossano dovrebbero essere dislocati tutti i reparti operativi.

Ma per un nuovo comandante di Gruppo che arriva ne vanno via due di Compagnia. Quello di Rossano, il capitano Carlo Alberto Sganzerla, che comanderà la compagnia di Genova Sanpierdarena, e il comandante della compagnia di Corigliano, il capitano Cesare Calascibetta, che invece è stato assegnato alla compagnia di Torino San Carlo. Entrambi prenderanno servizio domani.

E proprio ieri il capitano Calascibetta, dopo aver salutato le scuole del territorio si è “congedato” anche con il mondo della stampa locale con la quale, in questi 4 anni e un mese di servizio, ha sempre avuto rapporti di massima e corretta collaborazione. Una cerimonia austera, nel classico stile dell’Arma, ma con tanto cuore, durante la quale il capitano Calascibetta, compassato nella sua divisa e sotto le sue mostrine, ha messo in luce i sentimenti che lo hanno accompagnato nel servizio a questa terra da quel settembre del 2017 a oggi.

«Chiudo questi anni di servizio – ha esordito Calascibetta – con tante speranze per questa terra. Ero arrivato qui con tantissima diffidenza e altrettanti pregiudizi. Vado via consapevole che la gioventù e le nuove generazioni sono davvero il futuro positivo di questa terra». Un rapporto costante, da monitore ed educatore, quello che Calascibetta ha avuto in questi anni proprio con i ragazzi. Presente nelle scuole a promuovere campagne di sensibilizzazione contro la droga, contro la violenza e per la corretta educazione civica ma anche un militare sempre per strada a monitorare costantemente il mondo delle devianze giovanili ed il rispetto delle regole.

Un ufficiale con il bastone e la carota. «L’ho fatto – ha detto – perché sono convinto che la buona educazione al vivere civile dei giovani è il giusto strumento per far crescere bene una società. Ecco perché in questi anni sono stato tantissimo nelle scuole e altrettanto in strada».

Ma la compagnia di Corigliano è stata tanto altro: un presidio di sicurezza in un territorio di frontiera della criminalità. Calascibetta ha ricordato le tantissime operazioni portate a termine in questi anni e le indagini, alcune delle quali conclusesi con la cattura o la scoperta di nuove dinamiche criminali e altre, invece, che sono ancora in piedi e di cui – come ha confermato lo stresso ufficiale della benemerita - «si vedranno i frutti nei prossimi mesi».

E poi, un ultimo e importante passaggio sul senso civico. «Ogni operazione giudiziaria contro il malaffare, contro la criminalità e più in generale contro le ingiustizie – ha ricordato Calascibetta – nasce dalla collaborazione dei cittadini. Ecco perché è opportuno innalzare il senso civico e continuare ad infondere tra le persone il senso di uno Stato vicino e presente. Su questo ho lavorato insieme alla mia squadra ed è questa la filosofia con cui intendo il mio lavoro».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.