L'eurodeputata Laura Ferrara torna a chiedere un potenziamento della ferrovia ionica
La parlamentare di Bruxelles del Mvimento 5 Stelle: «Ci aspettiamo un innalzamento a Rete Core quantomeno della tratta Taranto-Crotone»
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Non molla l'eurodeputata Laura Ferrara sull'inclusione dell'area ionica calabrese nell'imminente revisione della rete transeuropea centrale per i trasporti (TEN-T). Torna infatti a sollecitare la Commissione europea su questa tematica con una nuova interrogazione.
«All'alba delle nuove politiche UE, improntate sulla transizione green e digital, gli orientamenti di revisione delle reti TEN-T dovranno tenere conto degli obiettivi di mobilità intelligente e sostenibile – scrive la Ferrara».
«Nell'ultima risposta fornitami dalla Commissione europea, relativa proprio alla mia richiesta di un migliore collegamento dell'area ionica, la Commissione mi informava che avrebbe valutato la necessità di aggiornare la metodologia per conseguire gli obiettivi fissati. Atteso che la rete TEN-T dovrebbe garantire la coesione economica, sociale e territoriale e l'accessibilità a tutte le aree dell'UE, comprese quelle più remote, stimolando in tal modo la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze, si ritiene non più differibile la revisione almeno della tratta ionica Taranto-Crotone da Rete Comprehensive a Core. La mia insistenza su questa necessità va ad aggiungersi alla medesima istanza già rappresentata da associazione e gruppi organizzati di cittadini come il Comitato Magna Graecia».
«Ritengo che progetti di miglioramento dell'accessibilità alla Calabria jonica possano configurarsi come valore aggiunto per la Rete Core e quindi non ritengo giustificabili ulteriori preclusioni nel rivedere i requisiti identificativi dei Nodi principali della Rete Centrale per passeggeri e traffico merci, considerato che l'area in oggetto è logisticamente ottimale per i commerci ed i flussi provenienti da oriente e diretti verso l'Europa continentale. Continuerò nel mio impegno – conclude l'europarlamentare - affinché anche e soprattutto in Europa si lavori per garantire una piena e giusta mobilità da e per la Calabria tutta. Bisogna far uscire dall'isolamento infrastrutturale territori centrali per lo sviluppo del nostro territorio».