«Giù le mani dalle borse di studio» Il grido di protesta di centinaia di studenti dell'Unical
Le associazioni Rèf e Athena chiedono l’erogazione dei fondi relativi alle borse di studio assegnate: «Il nostro impegno più importante è garantire che gli studenti abbiano diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi»
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RENDE - Stamattina è avvenuto il sit-in organizzato dalle associazioni studentesche Rinnovamento è Futuro e Athena in occasione della visita del Ministro dell’Università, Maria Cristina Messa che non sarà presente all’inaugurazione del corso di Laurea in Medicina e tecnologie digitali a causa della cancellazione del volo in partenza da Roma per via dello sciopero nazionale dei trasporti.
Ritrovamento alle pensiline alle ore 10:00, fino a proseguire all'Aula Magna dove, dove è avvenuta l'inaugurazione del nuovo corso di studi in Medicina e Tecnologie digitali che vedeva come ospite speciale, il Ministro Messa.
Nemmeno la pioggia ha fermato le due associazioni, che circa due settimane fa hanno posto in atto una richiesta di domanda per il rimborso dei servizi non fruiti per la Borsa di studio - ricevendo quasi 2500 domande di richiesta da parte degli studenti - esordivano così in un post Facebook: «Il Magnifico Rettore crede che sia solo una protesta dei rappresentanti ma tutti sappiamo che tutti gli Studenti Unical pretendono il rimborso dei servizi non fruiti. Compila il modulo anche tu e facciamo sentire la nostra voce: l’Unical deve rispondere alle nostre richieste».
Per questo motivo hanno chiesto a tutti gli studenti di unirsi al grido di protesta per la tutela dei diritti. L'intento è stato dunque portare la loro testimonianza a colei nella quale è riposta «ogni nostra speranza per porre fine a questa ingiustizia».
«Il nostro impegno più importante è garantire che ‘i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, abbiano diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’, un diritto costituzionalmente garantito che, quotidianamente, viene minato dalla Governance del nostro Ateneo che, ergendosi al di sopra della Legge, limita e circuisce le prestazioni per il Diritto allo Studio e lo mortifica in una terra in cui dovrebbe essere un impegno assolutamente prioritario». È quanto si evince dal sentito appello delle due associazioni insieme all'unanime pensiero di tutti gli studenti. Gli stessi ricordano che, tra l’altro, la questione è stata già portata all’attenzione del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
Una lotta, quella delle due associazioni studentesche e di tutti gli studenti che si sono visti calpestare i loro diritti. Una battaglia, che porterà così si spera, al traguardo auspicato: avere giustizia.
(Fonte foto corriere della calabria)