La telecardiologia in Piemonte fa più rumore che in Calabria
Il dottor Bisignani: «Un progetto che nella nostra Regione, nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, è iniziato ben sei anni fa, ma non ha di certo avuto la stessa eco sui media nazionali»
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CORIGLIANO-ROSSANO – «In Piemonte è stato presentato il nuovo Network Cardiologico: un sistema di teletrasmissione dell’elettrocardiogramma di pazienti con sospetto infarto, dalle ambulanze alle cardiologie con laboratorio di Emodinamica per interventi di rivascolarizzazione d’urgenza. E questo progetto ha avuto un’eco nazionale, tanto da essere riportato sia su “La Stampa” che su “La Repubblica”. Un passo in avanti per la telecardiologia che in Calabria, nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, è iniziato ben sei anni fa, ma non ha di certo avuto la stessa eco sui media nazionali».
È quanto afferma, non senza un pizzico di rammarico, il dottor Giovanni Bisignani che da gennaio è alla guida dell'unità operativa di Cardiologia di Corigliano-Rossano e di Castrovillari.
«Se da una parte mi fa molto piacere che la telemedicina trovi sempre più adesioni (il ché non può che essere positivo, dato che questo è un bene per i pazienti), dall’altra però leggo questi articoli con un pizzico di orgoglio per un progetto che stiamo portando avanti da anni: ogni tanto anche la Calabria può primeggiare in fatto di sanità. E questo è innegabile, nonostante la notizia sia passata inosservata dalle maggiori testate giornalistiche».
Nell’articolo di Alessandro Mondo pubblicato su “La Stampa” si specifica che si tratta di una vera e propria «rivoluzione nell'ambito delle malattie cardiovascolari: di quelle che possono fare la differenza, in termini di vite salvate. Il nuovo sistema – si legge - consente un risparmio di tempo medio di circa 30 minuti sul trattamento in emergenza dell’infarto miocardico acuto».
Una vera e propria rivoluzione che può salvare molte vite.
«Il mio sogno – conclude il dottor Bisignani – è quello di poter estendere il progetto all’intera Regione. La nostra sanità è spesso bistrattata, ma è giusto ricordare che esistono anche qui delle “oasi” che fanno tanto per portare avanti progetti di innovazione in campo medico. Una di queste oasi è proprio il nostro progetto, che è frutto di un lavoro di squadra portato avanti dall’Amministrazione, da tutte le Cardiologie dell'Asl, dal 118 e dal Dipartimento di Emergenza».