Domato l'incendio di Albidona ma è stata una notte al cardiopalma in mano ai volontari
Dopo i canadair tutte le operazioni di spegnimento e controllo sono state eseguite da terra. Intanto ieri i carabinieri forestali hanno dovuto evacuare un agriturismo circondato dalle fiamme
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ALBIDONA - Venti ore di lavoro continuo ed interrotto. I volontari della protezione civile di Albidona e Alessandria del Carretto stamattina sono rientrati alle loro case stremati e senza forze dopo aver combattuto con l'incendio che ieri è divampato sulle pendici del Pollino minacciando l'abitato di Albidona. Sono tutti sfiancati, altri invece feriti. Sono stati tutta la notte a tagliare il fuoco e a pregare che il vento non iniziasse a spirare di nuovo forte. Già perché dopo il bombardamento d'acqua di ben 4 canadair che hanno lavorato fino alle ultime luci di ieri sera sul posto sono rimasti solo i volontari del posto e una squadra di Calabria Verde.
Fino alla mattinata di oggi il fuoco ancora ardeva alto in alcune zone ma era comunque circoscritto grazie proprio al lavoro di pulizia fatto proprio nelle ore precedenti dalle squadre inviate sul posto dai sindaci Di Palma e Vuodo. Che tra l'altro, ieri, hanno passato attimi di vera concitazione. Soprattutto il primo cittadino di Albidona che durante l'incendio non solo ha dovuto coordinare le squadre di intervento della protezione civile per lo spegnimento del fuoco quanto è rimasta con il fiato sospeso, insieme a tutta la comunità albidonese, per alcune attività turistiche e ricettive della zona che d'un tratto si sono trovate ad essere circondate dalle fiamme.
L'intervento dei carabinieri forestali
I militari delle Stazioni carabinieri forestali di Trebisacce e Oriolo, infatti, nella giornata di ieri sono stati impegnati a mettere in sicurezza alcune masserie e strutture agrituristiche, nel comune di Albidona in località Recolla. Sul posto hanno anche operato i carabinieri di Oriolo. Grazie al loro tempestivo intervento si è provveduto ad evacuare proprio una struttura agrituristica che in quel momento ospitava 9 persone, compresi alcuni ospiti. Insomma, una giornata concitata e di grande paura e una notte, l'ultima, trascorsa al cardiopalma