13 ore fa:Castrovillari ospiterà la gara di enduro “Stone Wall Extreme”
10 ore fa:«Stasi è fuori controllo». L'opposizione attacca ed evoca lo spettro del dissesto economico
17 ore fa:«Chiarezza e impegno»: la nuova strada politica di Elisa Fasanella
15 ore fa:Manca il farmaco salvavita, il calvario di una paziente oncologica: «Curarsi non deve essere un privilegio»
17 ore fa:Da inizio luglio 4 arresti dei Carabinieri per detenzione e spaccio di stupefacenti
16 ore fa:Mirto: conclusa la XII edizione dell’Estate Ragazzi nella parrocchia San Giovanni Battista
12 ore fa:La storia millenaria del Moscato di Saracena al Vinitaly di Sibari
14 ore fa: L’Unical ancora prima tra i grandi atenei statali nella classifica del Censis
17 ore fa:La Magnolia chiude l’anno con la rivisitazione teatrale della Divina Commedia
14 ore fa:Co-Ro tra gli 85 comuni finanziati dal progetto "Sport Illumina"

Basta vittime: «Continua la strage di Stato sulla Statale 106. Da inizio anno 9 morti»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore ed altrettanta tristezza comunica l’ennesimo tragico incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la statale 106 jonica, nel comune di Cassano Jonio, in provincia di Cosenza.

Due le vetture coinvolte nell’ambito di un sinistro stradale di cui si cerca di ricostruire la dinamica. Tre le giovani vittime che si uniscono ad Altea Morelli, Raffale Misuraca, Anna Maria Concetta Cutuli, Kawsu Ceesay, Maria Mammone e Valentino Pò. 9 in tutto le vittime sulla “strada della morte” in Calabria dal primo gennaio 2021.

L’organizzazione di volontariato intende ribadire e sottolineare che «tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana» ed intende evidenziare, inoltre, che «quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politica: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106».

«Non è più possibile che ancora oggi nel 2021, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come non è più tollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 determinando investimenti salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto nel silenzio della Politica».

Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non accetta che «si possa pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, per un investimento di oltre 10 miliardi di euro destinati alla criminalità organizzata, mentre 415 chilometri di costa jonica calabrese hanno una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico che semina morte e disperazione da circa un secolo nell’assoluta indifferenza di uno Stato indegno e colluso».

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, si stringe attorno alle Famiglie delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui «esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste giovani vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.