Nuovo Statuto comunale, Minnicelli al veleno: «È un testo disperante»
L'ex presidente dell'ormai estinto comitato delle 100 Associazioni è intervenuto a "guastare la festa" nel giorno in cui la Fondazione Costantino Mortati presentava la bozza della magna carta comunale
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CORIGLIANO-ROSSANO - Nel mentre a Rossano centro storico, nella sala del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, in queste ore si sta tenendo una tavola rotonda, promossa dalla Fondazione Costantino Mortati, per la presentazione della bozza dello Statuto comunale, a “rompere” gli equilibri di una manifestazione ben organizzata – ma il cui invito è arrivato a pochi e non a tutti – ci ha pensato Americo Minnicelli. L’ex presidente del Comitato delle 100 Associazioni, nel ventre del quale – ricordiamo – è stata partorita l’idea della fusione di Corigliano e Rossano e della nascita della nuova città è durissimo. E, nel declinare l’invito a partecipare all’iniziativa dell’associazione che ha contribuito a redigere la Magna carta comunale, usa aggettivi forti per esprimere il suo disdegno sulla qualità del lavoro di redazione svolto. Nella sua lettera aperta Minnicelli definisce la bozza del nuovo Statuto comunale «un testo disperante. Cioè – continua – a dire che pure un grande ottimista quale mi sento e quale sono, non ha potuto fare a meno di dare, a quel testo, nemmeno la dignità di un commento e men che meno di una critica in senso tecnico. Quella bozza è un documento vergognoso che sancisce la decadenza di una classe politica locale che meritava di restare divisa e contrapposta per il bene e il piacere altrui».
È un giudizio critico, un giudizio caustico quello che da il presidente dell’ormai sciolto comitato delle 100 associazioni. E se la prende con quello “altrui” che «negli ultimi trent'anni non ha speso un euro in questo territorio; quell'altrui che ci ha lasciati lontani dalla città capoluogo di provincia come lo eravamo cinquant'anni fa ovverosia costretti a percorrere 30 km verso nord ed altrettanti verso sud per raggiungerlo impiegando un'ora e mezza, com'è tuttora, mentre nessuno ha mai pensato, e tanto meno disegnato una strada diretta da Cantinella a Mongrassano-Tarsia per collegare l'alta Valle del Crati con il basso e medio Jonio, abbandonato a se stesso. Questo è solo un esempio che spiega da solo la pochezza di chi ha predisposto quel documento sul nulla».
«Ci rivedremo – dice Minnicelli nelle sue lunghe conclusioni - poveri tapini, nelle vie, nelle piazze e nelle case a dimostrare cosa si è fatto di grande e per la prima volta dopo l'Unità d'Italia, in questo Territorio. Difendendo così la conquista del II° Collegio Senatoriale della Calabria (insieme a Reggio Città Metropolitana, non so se mi spiego!!!) e il V° Camerale insieme a quattro delle cinque Province.
È questo il solo ed unico spunto che regalo alla vs. meditazione in uno con il Manifesto che ha chiuso vittoriosamente, nel 2010, la nostra Lotta contro la carbonizzazione di questo Territorio, precedendo di un decennio almeno l'attuale concetto di Resilienza e quello di Sviluppo Sostenibile portato avanti dal Comitato di Difesa e Sviluppo Sostenibile della Sibaritide (CODISSS) che 4 anni dopo, nel 2014, aprirà la strada VITTORIOSA al Comitato 100 Associazioni per la Fusione di Corigliano e Rossano (C100A)».
Chissà cosa ne penseranno gli esperti della Fondazione Costantino Mortati e della Commissione Statuto del Comune di Corigliano-Rossano e tutti coloro che hanno lavorato alla redazione del testo dopo più di un anno (quasi due) di incessante ed estenuante lavoro!