1 ora fa:La strada che sfidò la montagna: storia della SS 177, l’ardita salita tra mare e collina
33 minuti fa:Infrastrutture, il nodo "elettorale" della Calabria del nord-est
43 minuti fa:Fp Cgil aderisce allo sciopero nazionale dei lavoratori della giustizia
4 ore fa:Avvisi elettronici e rete digitale, Colamaria (Udicon): «Un’occasione da non perdere»
2 ore fa:Coldiretti Calabria: Enrico Parisi a Roma al "Meeting della fraternità"
2 ore fa:Scutellà sull'affidabilità dei sondaggi diffusi: «Istituti pagati dalla Regione»
4 ore fa:Santino Soda alla guida di Democrazia Sovrana e Popolare nell’alto jonio cosentino
5 ore fa:Saracena, il sindaco agli studenti: «Siate protagonisti del futuro. La scuola è il primo bene comune»
13 minuti fa:La storia si ripete: Frecciarossa in ritardo e 30 passeggeri abbandonati a Sibari senza collegamenti
1 ora fa:Mormanno: disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti sul SP14 per motivi di sicurezza

Il Prefetto di Cosenza al carcere di Castrovillari: «Gran lavoro del corpo di Polizia penitenziaria»

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI - «Lo Stato è molto vicino alla Polizia Penitenziaria». Non ha dubbi il Prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, in merito al grande impegno del corpo di polizia che, come più volte ricordato, opera in contesti delicati e spesso complessi.

La Guercio, in visita alla casa circondariale di Castrovillari in occasione del 204° anniversario del Corpo, ha insistito proprio sulle problematiche che tutti i corpi di polizia registrano: «Sono tante e generiche le esigenze delle nostre forze dell'ordine e, più nello specifico, quelle della Polizia Penitenziaria per la quale c'è un ulteriore apprezzamento dal momento che, come sappiamo, lavora quotidianamente in circostanze il più delle volte difficili».

Una vera cerimonia quella dell'istituto penitenziario "Rosetta Sisca", alla quale hanno partecipato autorità civili e militari, per celebrare l'anniversario della fondazione del Corpo, dal 1817 ad oggi.

«Oltre due secoli di storia - dice il direttore del carcere di Castrovillari, Giuseppe Carrà - durante i quali questo Corpo si è evoluto garantendo sempre la sicurezza. Lo scopo - conclude Carrà - è la rieducazione del detenuto che mira al suo reinserimento nella società».

Paola Chiodi
Autore: Paola Chiodi

Curiosa, solare e precisa. Laureata in Comunicazione e Dams all'Università della Calabria, ha perfezionato gli studi con un Master in Giornalismo e Comunicazione insieme alle più grandi firme del panorama nazionale. Dal copywriting e la comunicazione per il web è entrata da subito nel mondo del giornalismo televisivo, come inviata e conduttrice di format, speciali e servizi. Si occupa di eventi culturali, per i quali è responsabile dell'ufficio stampa e cura la comunicazione istituzionale di associazioni e confederazioni nazionali. La sua più grande passione è l’arte, ma adora anche il vintage e il teatro (dalla commedia all’opera).