Cariati, all’Istituto comprensivo si piantano i semi per il futuro con il progetto “la mia scuola è un orto”
La dirigente Giudiceandrea: «Sostenendo queste iniziative, sosteniamo il ritorno alla terra e alla consapevolezza che avevano le generazioni passate, recuperando un rapporto amichevole con la natura»
CARIATI - «Rinnovare il rapporto con l’ambiente, creando piccoli orti e giardini in classe e nei cortili delle scuole; percepire la natura come risorsa di bellezza, cultura, libertà e sana alimentazione; utilizzare gli spazi esterni come aule all’aperto dove creare, apprendere, socializzare; sviluppare la capacità di pianificare e raggiungere insieme un risultato, prevenendo le discriminazioni. Sono gli obiettivi del progetto “La mia scuola è un orto”, che si sta realizzando in questi ultimi mesi di scuola presso l’Istituto Comprensivo di Cariati».
È quanto si apprende da un comunicato stampa del comune di Cariati.
Gli alunni delle scuole primarie e dell’infanzia dei plessi “Marco Venneri”, “Vittorio Emanuele”, “Eugenio R. Faggiani” e “Giovanni Di Napoli”, con i loro docenti e il supporto dei collaboratori scolastici, dei genitori e di Confagricoltura Cariati che ha offerto semi, piante e la consulenza di esperti, hanno lavorato intensamente in questo periodo per riempire di colori, profumi e bellezza i cortili di tutte le scuole.
«Da luoghi un po’ spenti e disadorni, infatti, sembrano aver preso vita, grazie ai numerosi apporti; oltre alla piantumazione di alberi, ortaggi, erbe aromatiche, piante sempreverdi, sono state create aiuole ed eco-giardini con murales tematici e bellissime istallazioni fiorite di riciclo creativo, utilizzando materiale di recupero (bancali, vecchi copertoni, lattine, bottiglie di plastica, cassette)».
«Una vera e propria riqualificazione degli spazi esterni, diventati, in questa fase, anche aule all’aperto e luoghi di pedagogia attiva, dove si scopre, si conosce, si crea e soprattutto si accoglie, stabilendo positive relazioni sociali. Attraverso l’esperienza diretta di come si coltivano le piante e la terra e di come nascono i cibi vegetali, i bambini e i ragazzi imparano anche ad acquisire abitudini più sane ed ecologiche, per crescere meglio e imparare a vivere in modo più naturale».
Il Progetto è stato inaugurato nei giorni scorsi nel cortile della scuola “Giovanni Di Napoli”, con canti, danze e recital sul tema della natura, alla presenza della dirigente Scolastica Agatina Giudiceandrea e del responsabile di Confagricoltura Cariati Giuseppe Parise, che ha manifestato la volontà di continuare ad affiancare la scuola in queste attività. «Sostenendo queste iniziative - ha detto - sosteniamo il ritorno alla terra, perché seguire un orto è seguire il processo della vita, con i suoi ritmi lenti, scanditi dalle stagioni… è ritornare alla consapevolezza che avevano le generazioni passate, recuperando un rapporto amichevole con la natura».
Un rapporto necessario, che dopo l’esperienza triste e scoraggiante della pandemia assume un particolare significato, messo in rilievo dalla dirigente Giudiceandrea: «È importante piantare qualcosa per il domani, che sarà certamente migliore - ha affermato, esortando gli alunni: Iniziamo a coltivare il bello, come quello che avete creato con le vostre mani… più coltiviamo bellezza nei nostri cuori e più possiamo pensare a un futuro diverso rispetto a un presente che finora è stato buio».