Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
Si tratta di un cittadino straniero. C'è necessità di metterlo al sicuro in un'area attrezzata ma dal Gom di Reggio Calabria fino all'Annunziata di Cosenza non c'è disponibilità di posti
CORIGLIANO-ROSSANO - Un malato di turbercolosi da cinque giorni è "parcheggiato" nel pronto soccorso "Giannettasio" di Corigliano-Rossano. È assistito dai medici e dagli infermieri dell'unità operativa ma avrebbe bisogno di un trattamento specialistico.
Staziona in un luogo che, pur messo in sicurezza per isolare il paziente, non è idoneo ad ospitare pazienti infetti in area mista. Servirebbe un ricovero in uno degli ospedali hub regionali attrezzati. Ma in Calabria, come sempre, non c'è posto.
Si tratta di un cittadino straniero di origini africane che è arrivato nel presidio con palesi difficoltà respiratorie e che all'esito degli accertamenti clinici è risultato essere affetto da tubercolosi. Almeno questo è quello che trapela dalla informazioni interne al nosocomio.
Da quasi una settimana, però, si stanno cercando soluzioni per un trasferimento in sicurezza in uno dei grandi ospedali calabresi, dall'Annunziata di Cosenza, per finire al Gom di Reggio Calabria. Ovviamente in questo periodo tutti i posti letto dei reparti di malattie infettive sono ancora occupati da pazienti covid.
Il problema è che non si riesce a trovare una soluzione idonea e il fatto che un'ala del Pronto soccorso di Rossano sia stata del tutto isolata per dare ricovero ad un paziente tubercolotico, di fatto, rallenta il resto dell'attività di primo intervento.
(foto di repertorio Fondazione Corti)