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Trebisacce, Idm partecipa alla protesta di giovedì 22 per il no al mega distretto sanitario “Area Jonio”

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TREBISACCE - Dopo la petizione online lanciata nei giorni scorsi sulla piattaforma di Change.org, con l'obiettivo di raccogliere le firme necessarie per evitare la soppressione dei due distretti sanitari dell'alto e del basso Jonio cosentino confluiti in un unico mega distretto dell'Area Jonica, Italia del Meridione si mobilita e scende in piazza.

Il comunicato stampa del partito politico prosegue: L’appuntamento è per giovedì prossimo, alle ore 16.00, presso gli uffici del Distretto sanitario Jonio Nord a Trebisacce per un un sit-in di protesta contro la realizzazione del mega distretto “Area Jonio” che avrebbe conseguenze estremamente negative per l'offerta sanitaria territoriale di una ampia fetta della popolazione della Provincia di Cosenza che comprende un’area vastissima che va da Cariati fino a Rocca Imperiale, con oltre 170 mila abitanti, più di 50 comuni e una popolazione distribuita non soltanto lungo la Costa Jonica ma anche in aree interne, nelle quali molti paesi risultano difficilmente raggiungibili, distanti fra loro e lontani anche 150 km dalla sede dell’eventuale nuovo presidio.

Un atto aziendale che peraltro entra in palese contrasto con le linee guida della stessa struttura commissariale guidata dal dott. Guido Longo, che prevedeva l'esistenza di 6 distretti sanitari e non 5 come adesso.

L’aumento dei casi di Covid giornaliero, il collasso in cui si trovano le strutture sanitarie, il caos vaccini, l’immagine delle ambulanze di fronte all’Ospedale dell'Annunziata di Cosenza e per quanto riguarda l'Alto e Basso Jonio la mancata attivazione degli Ospedali di Trebisacce e Cariati, sono un vero e proprio schiaffo in faccia ai calabresi, che vedono la propria regione umiliata costantemente.

Ecco perché questa sarà anche l’occasione per denunciare la drammatica situazione in cui versa la sanità calabrese, di cui anche i media nazionale parlano quotidianamente, e chiedere in maniera chiara e decisa la fine del commissariamento che ha fallito su tutti i fronti e ha prodotto un peggioramento nella qualità dell'offerta sanitaria.

Italia del Meridione, come più volte rimarcato, chiede: lo stop al commissariamento della sanità calabrese; l’azzeramento del debito sanitario; la riapertura delle strutture dismesse che diventano oggi un elemento determinante per uscire dalla pandemia, come presidi anche di una vaccinazione che ancora è lenta e inefficiente, e dall’altra parte garantirebbe livelli minimi di assistenza.

È il momento di dire basta e dobbiamo farlo insieme, questa battaglia non ha colore o bandiera ma è la chiara presa di posizione contro un governo che ha abbandonato da tempo la nostra Regione, negando di fatto ciò che è riconosciuto dalla Costituzione e che si manifesta già nella totale mancanza dei Lea.

Italia del Meridione, dice quindi no al mega distretto area jonica promuovendo la manifestazione, supportata anche dalla petizione, con l'obiettivo di far modificare l'atto aziendale dell'Asp di Cosenza, in quanto determinerebbe un indebolimento della sanità territoriale e della medicina territoriale, disconoscendo il valore dei presidi esistenti.

Scelte che testimoniano, peraltro, la mancanza di ogni conoscenza, anche geomorfologica, della nostra regione e che sottendono una visione tutta burocratica delle politiche sanitarie. È il momento di dire basta e dobbiamo farlo insieme, il futuro della Calabria è nelle nostre mani.

(Fonte immagine Paese24)

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.