Papa Francesco ha proclamato la teresiana Elisa Giambelluca "Venerabile"
Apprezzata docente, donna dalle virtù eroiche ha dedicato la sua vita agli ultimi e si è fatta apprezzare per la sua umanità e per il suo servizio nella comunità di Rossano
ROMA - La serva di Dio Elisa Giambelluca, da ieri, è un'anima "Venerabile": il primo importante passo verso la beatificazione, il cui processo è iniziato il 29 marzo 2009. Papa Francesco ha riconosciuto le sue “virtù eroiche”, fedele laica nata a Isnello (Palermo) il 30 aprile 1941 e membro dell’Istituzione Teresiana. Una figura cara alla comunità rossanese avendola servita e vissuta da docente e animatrice sociale dal 1965 e per i decenni a seguire.
La sua vita semplice e dedita è stata una testimonianza preziosa per molte persone che hanno riconosciuto in lei i valori evangelici vissuti in modo naturale e radicale.
«Esprimo la gratitudine al Signore per aver suscitato in mezzo al Popolo Santo di Dio della Diocesi di Cefalù questo segno di santità – scrive il Vescovo di Cefalù Monsignor Giuseppe Marciante – Esprimo felicitazioni alla Comunità di Isnello che le ha dato i natali e i primi rudimenti della fede e ne custodisce con devozione il corpo. Unisco inoltre la mia gioia a quella della Famiglia dell’Istituzione Teresiana e dell’Associazione “Amici di Elisa Giambelluca” che hanno diffuso la “santità feriale” di Elisa, promuovendone la causa di beatificazione. Ringrazio anche la postulatrice, dottoressa Maria Encarnacion Gonzales Rodriguez che, con tanto entusiasmo, sta portando avanti la causa di Elisa Giambelluca».
Elisa Giambelluca era nata a Isnello il 30 aprile 1941. Ultima di sette figli di una famiglia credente, dopo il liceo classico a Cefalù si trasferì nel 1960 a Palermo per studiare Matematica e Fisica. Viveva nella residenza universitaria “La casa dell’universitaria” dell’Istituzione Teresiana, dove si lasciò conquistare dal carisma di San Pedro Poveda, una vocazione laicale di servizio al Vangelo a partire dall’istruzione. Conseguita la laurea nel 1965, iniziò a lavorare a Rossano (Cosenza) come docente all’Istituto San Pio X. Nel 1968 si trasferì a Torino, dove andò a insegnare in un istituto tecnico industriale pubblico. Diresse anche una scuola media aggregata all’“Educatorio della Provvidenza”. Si recò poi a Roma, collaborando alla residenza universitaria dell’Istituzione Teresiana e insegnando in un liceo.
Tra il 1972 e il 1973 svolse un corso di approfondimento spirituale e culturale al Centro Internazionale di Formazione dell’Istituzione Teresiana a Poggio Mirteto (Rieti). Tornò a Rossano come docente e preside dell’istituto per il Magistero, in cui sviluppò un interessante progetto di innovazione educativa. Nel 1983 si trasferì a Vescovio (Rieti), vicino al Santuario della “Madonna della Lode”, ma iniziò ad avere problemi di salute a causa di un tumore. Continuò a insegnare in un istituto professionale per l’Agricoltura a Forano, ma le sue condizioni peggiorarono notevolmente. Offrì la sua vita per i sacerdoti in situazioni difficili e per le vocazioni. Elisa morì a Roma il 5 luglio 1986, a 45 anni. La sua vita semplice e dedita è stata una testimonianza preziosa per molte persone che hanno riconosciuto in lei i valori evangelici vissuti in modo naturale e radicale. Viene ricordata come una persona accogliente, sempre sorridente e serena, anche nel duro periodo della malattia.