Calabria sempre più "Terra di Mezzo" delle dinamiche politiche nazionali
Il caso De Magistris, lo stato di salute dei partiti tradizionali, la rabbia dei cittadini calabresi: saranno i temi della prossima puntata dell'Eco in Diretta. Ospiti in studio Giuseppe Giudiceandrea e Rosellina Madeo.
CORIGLIANO-ROSSANO - La Calabria sempre più scenografia politica di tolkieniana memoria. Una "terra di mezzo" dove gli uomini litigano mentre i poteri esterni provano a dominarla. Le regionali, a meno di possibili rinvii (causa Covid), sono ormai alle porte: l'11 aprile i calabresi si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente ed il nuovo consiglio regionale della XII legislatura. Tutto ancora è in divenire. Poche le certezze sugli uomini, quasi nessuna sui programmi. I blocchi storici del centro destra e del centro sinistra sono ancora ingessati. Gli unici ad essere venuti fuori, al momento, sono Carlo Tansi e Luigi De Magistris: ci sarà feeling tra i due? Probabilmente sì e, insieme, potrebbero andare a comporre quel terzo fronte del consenso che vuole cavalcare l'onda del dissenso, del "cambiamento" e del malessere. Che in Calabria ancora c'è ed è fortissimo.
Di questo si parlerà domani (sabato 23 gennaio) nella sedicesima puntata de l'Eco in Diretta in onda sulla pagina Facebook dell'Eco dello Jonio a partire dalle 19.30. Ospiti del direttore Marco Lefosse, negli studi di via Galeno, ci saranno il coordinatore del Forum PD della provincia di Cosenza, Giuseppe Giudiceandrea, e con il consigliere comunale di Corigliano-Rossano, Rosellina Madeo.
Elezioni regionali e non solo. Alle porte, prima dell'appuntamento per il rinnovo degli organi elettivi calabresi, ci saranno le competizioni di secondo grado della Provincia di Cosenza. E poi c'è la grande questione della Calabria del nord-est, del territorio della Sibaritide e del Pollino. Un'area vasta, ricca, una "polpa da spolpare" che ancora, nonostante tutto, stenta a decollare. Perché? Perché, qui, non si parla più delle grandi questioni? Corigliano-Rossano e Castrovillari hanno grandi risorse da poter e dover sfruttare ma che rimangono ancora inespresse.