V-day tra dati reali e fake news ecco cosa dicono le fonti ufficiali
Dalla "insicurezza" del vaccino alla sua poca efficacia: l'Istituto superiore di Sanità smonta punto per punto le "motivazioni" dei negazionisti
ROMA - A fare da argine tra la cloaca di fake news, negazionisti e complottisti e la realtà c'è una linea di demarcazione netta che è rappresentata dalle verità oggettive. Che forse in pochi conoscono o che, probabilmente, sono passate insieme alla infodemia di questi ultimi mesi tanto da renderle quasi inefficaci nell'opinione pubblica.
Sta di fatto che la "conquista" del vaccino per molti (per fortuna non per tutti) si è trasformata come chissà quale stregoneria volta a rendere i cittadini del mondo un ammasso di pecore in fila verso il dirupo.
Di congetture stravaganti ce ne sono tantissime. Come quella che il Covid è un'invenzione di laboratorio per consentire la creazione di un siero (il vaccino, appunto) che potesse consentire ai "poteri oscuri" della terra di iniettare un microchip all'interno del nostro corpo per controllarci tutti. Questa è la cosa più assurda e paradossale ascoltata e che, purtroppo, ha fatto breccia in una parte della popolazione. Si consideri come questa grande diffidenza abbia, ad esempio, fatto fallire il programma di tracing di "Immuni" (l'app ha avuto un numero cos' basso di download tanto da renderla inefficicace) perché tutti avevamo paura di essere spiati. Poi, però, è bastato il cashback del governo (la misura che restituisce il 10% delle spese fatte con carta di credito/debito) per mandare in tilt gli store per scaricare l'applicazione IO, forse inconsapevoli che anche questo sistema traccia e "spia" allo stesso modo di Immuni.
Basterebbe solo questo per smontare le teorie complottiste di no-vax, terrapiattisti e apocalittici del 5g (gli stessi che poi stanno collegati per ore ed ore ai social e che escono pazzi se la linea del telefono non prende in mezzo ai boschi!).
Oggi, però, in occasione del V-Day la levata di scudi contro fake news e castronerie è stata forte. A scendere in campo contro i complottisti e contro le tante dicerie anti vaccino è stato nientemeno che l'Istituto superiore di Sanità. Intervenuto per smentire alcune delle più diffuse falsità a riguardo della campagna di vaccinazione contro il Covid-19
Queste alcune delle fake news più diffuse, smontate dagli esperti degli Iss. "I vaccini anti Sars-Cov-2 sono stati preparati troppo in fretta e non sono sicuri: falso. I vaccini sono approvati dalle Autorità competenti solo dopo averne verificato i requisiti di qualità e sicurezza".
"E’ inutile vaccinarsi contro il Sars CoV-2 perché il virus è già mutato e il vaccino è inefficace: falso - precisa l'Iss - non vi è alcuna evidenza al momento che la mutazione del virus rilevata nel Regno Unito possa avere effetti sull’efficacia della vaccinazione. I vaccini determinano la formazione di una risposta immunitaria contro molti frammenti della proteina cosiddetta Spike, quella, per intenderci, prodotta dal virus per attaccarsi alle cellule e infettarle. Quindi anche se ci fosse stata una mutazione in alcuni frammenti della proteina Spike è improbabile che possa essere sufficiente a rendere il vaccino inefficacie".
Il vaccino "è inutile perché l’immunità dura solo poche settimane: falso. La protezione indotta dai vaccini, sulla base dei dati emersi durante le sperimentazioni, durerà alcuni mesi. Solo quando il vaccino sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni, come accade con la vaccinazione antipneumococcica o se sarà necessario sottoporsi a richiami".
E ancora, chiariscono gli esperti dell'Iss, "il vaccino è inutile perché non uccide il virus e non ferma l’epidemia: falso. Lo scopo del vaccino è quello di attivare il sistema di difesa dell’organismo contro il virus in modo che qualora dovesse venirne in contatto sia già pronto ad aggredirlo e renderlo inefficace".
"Dopo la vaccinazione potrò finalmente evitare di indossare la mascherina e potrò incontrare parenti e amici in libertà: falso. Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione - rimarca l'Iss - bisognerà continuare a osservare misure di protezione nei confronti degli altri, come la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani. Ciò sarà necessario finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri".