Legal Talent 2020, vince un giovane di Corigliano-Rossano
Mario Umberto Caccuri sbaraglia tutti nella competizione nazionale su Sky
CORIGLIANO ROSSANO – Legal Talent of the Year 2020, la seconda edizione del primo talent del mondo legale è stata vinta da una giovane promessa della professione forense di Corigliano-Rossano. Mario Umberto Caccuri ha sbaragliato gli altri partecipanti alla web serie trasmessa sulle emittenti televisive nazionali.
I protagonisti del talent sono brillanti neolaureati in Giurisprudenza, docenti selezionati tra i migliori avvocati e giuristi d'impresa italiani e giudici esperti conoscitori e innovatori del settore, cui spetta la responsabilità finale di decretare il Legal Talent of the Year. Nel corso delle puntate Caccuri è riuscito ad eccellere agli occhi dei giudici, mostrando grandi capacità tecniche e soft skills nell’affrontare le sfide a cui è stato sottoposto insieme agli altri finalisti.
La finale della 4cLegal Academy è andata in onda mercoledì 16 dicembre sul canale televisivo Sky 511 BFC TV di Forbes, ma è possibile vederla sui canali web 4cLegal (www.4cLegal.com) e BFC Video (www.bfcvideo.com).
Di origini calabresi, nato in una famiglia di imprenditori da generazioni, Mario è sempre stato affascinato dal mondo giuridico e dalla professione di avvocato. Crescendo l’interesse non è cambiato e per questo motivo ha deciso di lasciare la sua terra d’origine e intraprendere gli studi giuridici a Milano presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
«Credo – ha dichiarato Caccuri - che quello che più mi affascina della professione sia la logica e la capacità di persuadere. Spesso si sente dire che bisogna avere una buona memoria per frequentare giurisprudenza. Sicuramente aiuta, ma secondo me il segreto del bravo giurista è la comprensione della logica delle normative: la loro “ratio”. Una volta “catturata” quella, sarà possibile usare le norme per persuadere».
La decisione di candidarsi come concorrente della 4cLegal Academy nasce in un momento particolare della sua vita: poco dopo aver superato l’esame di avvocatura ottenendo la tanto agognata abilitazione a soli 26 anni, ma con pochi riscontri dal punto di vista lavorativo. Cercando su internet tra studi legali e annunci, si è imbattuto in quello di 4cLegal e, con l’aiuto di un’amica, ha deciso di inviare un video curriculum.
«Credo che la motivazione che mi abbia spinto a partecipare sia stata l’inesauribile voglia di mettermi in gioco. Infatti, come ho detto spesso durante l’Academy, sono una persona competitiva. Intendo però, la competizione “sana”, ossia dare il massimo e crescere e risaltare anche grazie alle sfide che si affrontano quotidianamente, senza tentare di gettare ombra sulle altre persone. Sono entrato in contatto con molte persone fantastiche sia dal punto di vista professionale che personale, in particolare i finalisti, i giudici e tutti i componenti di 4cLegal. Ogni giorno non sapevamo che sfida avremmo affrontato, su quali argomenti avremmo dovuto spremere le meningi, ma ritengo di averle affrontate al meglio, anche con l’aiuto dei miei compagni di viaggio».
«Mario è risultato il migliore nel corso di una competizione difficile, articolata e che ha richiesto di eccellere sotto diversi profili. Grande intuito, concretezza e logicità sono le caratteristiche che ho più apprezzato in lui. È un ragazzo solare e positivo che ha contribuito a rendere questa seconda edizione del talent davvero avvincente. Anche dietro le quinte ha dimostrato grande capacità di leadership e umanità con gli altri talenti e credo che la sua vittoria sia davvero meritata. Come gli abbiamo promesso saremo a sua disposizione con la nostra speciale Mentorship per assisterlo fino a che non raggiungerà il risultato che ritiene ottimale nel mercato del lavoro» così ha dichiarato Alessandro Renna, fondatore e CEO di 4cLegal.
Il prossimo obiettivo di Mario è riuscire a lavorare e specializzarsi nel campo del penale-societario. «Per me – ha affermato il giovane - la vita è una serie continua di mete: la parola mèta deriva dal latino e non vuol dire traguardo, ma step intermedio. Il mio viaggio è finalizzato alla soddisfazione professionale e personale che, infatti, è formato da varie mete e non da un solo traguardo».