11 ore fa:Straface su Casa Calabria 100: «Passo concreto per la rinascita dei borghi dell'entroterra»
12 ore fa:Greco (Italia Viva): «La nostra coalizione punta a un risultato in doppia cifra»
12 ore fa:Statale 106, ora servono i soldi (veri) per cambiare la geografia della Calabria
13 ore fa:Unical, inaugurata la nuova aula studio aperta fino a mezzanotte e nei weekend
13 ore fa:Regionali, Antoniozzi (FdI): «Puntiamo sulla Calabria perché per Meloni è una regione importante»
11 ore fa:«Non mi sono mai risparmiata per il bene comune e oggi non potevo voltarmi dall'altra parte»
14 ore fa:«Parlare di futuro non significa promettere sussidi, ma costruire opportunità»
10 ore fa:L'appello di Baldino (M5s) agli elettori: «Non votate per amicizia. Questa volta, votate per voi. Non votate più per loro»
15 ore fa:Questa sera le Agostiniane di Co-Ro in preghiera per la pace
14 ore fa:Spopolamento e desertificazione, Coapi: «Le istituzioni investano sul futuro delle aree interne»

21 marzo contro le mafie: anche Cariati partecipa con un flash mob

1 minuti di lettura
Bambini, mamme, papà. Striscioni, slogan e qualche applauso emozionato. Anche Cariati ieri ha detto no alle mafie e ha voluto ricordare le vittime della criminalità. Organizzata con un flash mob davanti al piazzale della chiesa Cristo Re. «Non tutti sarebbero riusciti a raggiungere Locri – ha commentato la sindaca Filomena Greco.- così abbiamo deciso di fare la nostra parte da qui, con i nostri bambini e le nostre famiglie. Era un momento troppo importante, soprattutto per i più giovani. devono sapere che la violenza non è mai la scelta giusta». E riuniti per celebrare insieme la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Oltre alle famiglie e alla sindaca, c’erano anche il parroco don Mosè Cariati e la vicaria Maria Viteritti. In rappresentanza della dirigente scolastica.
ANCHE CARIATI PARTECIPA CON UN FLASH MOB
Don Mosè ha ricordato ai bambini e ai ragazzi che dire no alla criminalità è sempre un’occasione di libertà. Mentre Maria Viteritti li ha invitati a riflettere sul fatto che la violenza non è solo uccidere e che anche il bullismo è una forma di abuso e di crudeltà. Un fenomeno contro il quale, secondo Viteritti, scuola e famiglia possono e devono fare tanto. E quando è stato chiesto ai più piccoli di dare una definizione di mafia, tutti i commenti sono stati lucidi e sorprendenti. «Io non so cosa è la mafia, ma ho capito che fa male a tutti», ha detto un bimbo. «Per me invece la mafia è una cosa che uccide e che deve essere eliminata», ha aggiunto un altro. Tutti, e come solo i bambini sanno fare, sventolavano bandierine, saltavano, si stringevano e poi ridevano per gioco, imbarazzo e divertimento. «Dovremmo imparare da voi – ha detto loro la Sindaca - , dal vostro sorriso, che è spontaneo e sa accogliere. Vedete, la mafia non è facile da individuare. Uccide, ma non solo con le armi. Sa farlo anche con le parole, con le calunnie, con le lettere anonime. Ed ha un complice, che è forse ancora più crudele: il silenzio. La vostra purezza e i vostri sorrisi genuini, che noi adulti in genere perdiamo, sono le cose che possono cambiare il mondo. Cercate di non dimenticarlo. Siete voi i nostri luoghi di speranza e i nostri testimoni di bellezza».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.