di SAMANTHA TARANTINO Ci sono persone che ad un certo punto sentono il bisogno di dare un senso diverso alla loro vita. Lasciano tutto e vanno in quei paesi dove il senso lo trovano negli occhi degli ultimi, quelli di cui nessuno parla. Laura (Graziella Melano) ed Enzo (Vincenzo Falcone) si sono incontrati così. Lui da Cropalati, un piccolo centro dell’entroterra cosentina, lei dal Nord, 40 anni fa, partono per il Bangladesh, considerato il paese più povero al mondo. Da lì la voglia di concretizzare gli aiuti. Nasce così la
Rishilpi International, circa 30 anni fa, per diventare un’organizzazione non governativa che lavora per la comunità, i fuori casta, gli intoccabili. La Rishilpi International ha una visione di una comunità felice e prospera attraverso scopi umanitari, sociali ed economici per lo sviluppo di tutti gli oppressi e le minoranze senza discriminazioni. La voglia di fare è tanta, al grido di “Chi aiuta un bambino, aiuta il mondo a migliorarsi!”. E con lo stesso entusiasmo di sempre, Enzo e Laura sono arrivati a Rossano per illustrare il loro progetto, coadiuvati dalla loro referente in Calabria, Valeria Ierone, instancabile volontaria del cuore. «Ormai è da tanto tempo che il Bangladesh è la nostra ragione di vita ‒ dice Enzo ‒. Molti abitanti dei villaggi ci chiedevano di fare qualcosa per i bambini e allora abbiamo iniziato ad occuparci dell’istruzione. E così a poco a poco e con molti sacrifici sono nate le prime 4 “scuolette”, scuole primarie che partono dall’asilo. Oggi possiamo dire che il 55% degli uomini è istruito contro il 45% delle donne, che in un paese come il Bangladesh sono considerate zero. Il nostro è un impegno di vita a favore dell’umanità. Con noi lavorano 52 dipendenti regolarmente retribuiti. Ha funzionato il passaparola, noi ci sostentiamo con offerte volontarie in quanto non abbiamo mai avuto fondi. Aiutateci a far crescere il progetto “Dall’abbandono alla speranza” perché solo così possiamo portare avanti il recupero dei disabili e delle spose bambine». «Se si pensa che una mucca vale di più di una figlia femmina, si riesce a comprendere bene di come sia impossibile la vita per le donne, quando si arriva ad esserlo. Perché le bambine diventano mogli e madri già all’età di 9-11 anni, scaraventate nel mondo degli adulti da una società maschilista che si palleggia la loro sopravvivenza in cambio della dote». La Rishilpi provvede a finanziare con 1 euro al giorno la dote di una bambina, a patto che venga lasciata libera di scegliere fino ai 18 anni. Si nasce femmina in uno dei paesi più poveri al mondo, dove non è degna neanche di pregare, dove viene vietata la salvezza eterna perché non ci si può accostare al libro sacro indù. Vendute e sfruttate, devono sfornare figli che il più delle volte sono affetti da malattie gravissime, data la giovane età. Ecco perché l’adozione a distanza promossa dalla Rischilpi diventa fondamentale per il loro sostentamento, anzi la sopravvivenza. I disabili considerati intoccabili e gli infami matrimoni combinati delle spose bambine, sono tra le emergenze della Fondazione. «Quest’anno il nostro punto focale è l’istruzione ‒ esordisce la Ierone ‒ e infatti abbiamo deciso di costituire 2 scuole, a nome e alla memoria di Vincenzino Filippelli, il bimbo stroncato da un male incurabile, Alberto Mauro e Milo Mingrone, persone distintisi per le loro opere caritatevoli». Presente anche il sindaco di Cropalati Luigi Lettieri a testimoniare quanto orgogliosamente la cittadina jonica sia scesa in prima linea per la solidarietà unitamente a Rossano. L’obiettivo? Riuscire ad estendere il valore e il significato dell’adozione a distanza, perché donare con il cuore superando le miglia si può, per andare oltre le barriere e i fili spinati degli animi avari.