5 ore fa:Winter Tales, quando la scuola fa rete: un palco, molte voci, un’unica visione
3 ore fa: Dalla trasformazione della liquirizia all’intelligenza artificiale
6 ore fa:Laino Borgo porta il fagiolo poverello bianco e l'Aglio bianco alla "Sol and the city Sud"
1 ora fa:La gestione felice del bilancio comunale: Lucisano mette sotto accusa l'amministrazione Stasi
18 ore fa:I liberali di Corigliano-Rossano provano a riorganizzarsi per farsi trovare pronti: nasce Convivium
17 ore fa:“Una culla, una speranza”: il Kiwanis Club Corigliano Rossano Ippodamo da Mileto al fianco dei bambini del mondo
2 ore fa:Maltempo su Rossano, notte di interventi per i Vigili del Fuoco: salvati quattro giovani dal sottopasso allagato
2 ore fa:Contro la scuola del merito: dalle classifiche sugli istituti alle derive educative
4 ore fa:Droga nel centro storico, assolto trentenne rossanese
22 minuti fa:SP 169 Lauropoli–Sibari, Italia Viva: «Una babele istituzionale che rischia di scaricarsi sui lavoratori»

2 giugno festa della democrazia e della sovranità popolare

1 minuti di lettura

La Festa della Repubblica italiana si celebra il 2 giugno perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946. Si tenne il referendum con cui gli italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia (di cui 20 di dittatura fascista). Scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia.

Nacque così, la Repubblica, che con la Costituente assunse attraverso l’approvazione avvenuta il 1 gennaio 1948 della Carta costituzionale. La forma parlamentare. Infatti, secondo l’attuale Costituzione della Repubblica italiana. E' il Parlamento l’organo attraverso il quale si esprime direttamente la sovranità popolare ed è ancora il Parlamento a rappresentare l’intera comunità nazionale, e non il Governo.

2 GIUGNO

E quest’anno, oltre a celebrazioni che rischiano di essere solo esercizio di vuota retorica. La Festa della Repubblica dovrebbe essere l’occasione per riflettere proprio sui temi della sovranità popolare e della democrazia, anche dopo il referendum del 4 dicembre scorso. Con cui è stato sconfitto il disegno funzionale agli interessi della finanza e del mercato. Per ridurre ulteriormente gli spazi democratici di manipolazione della nostra “Magna Carta”.

Uno dei principi fondamentali dello Stato moderno è quello della sovranità. Inteso come il potere conferito ad istituzioni pubbliche di regolare i rapporti tra i membri della nazione su di un territorio attraverso la definizione di regole. Allo scopo di evitare quel pericolo individuato da pensatori come Hobbes, Locke e Rosseau. (Sia pure con approcci filosofici profondamente differenti) della guerra civile ciclica medievale.

FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Oggi la sovranità degli Stati-nazione, espressiva della volontà popolare, è in crisi. A causa degli effetti della globalizzazione economica che devono uniformare le loro decisioni alle direttive di organismi tecnocratici da essi finanziati, ma che non hanno nessuna legittimazione democratica. E' il caso del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Centrale Europea e dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

La conseguenza è la crisi della democrazia e del modello sociale ad essa sotteso nella nostra Costituzione. Con una drammatica compressione dei diritti sociali e del lavoro e del ruolo della “società di mezzo” a causa della “disintermediazione” degli interessi. E un ulteriore vulnus democratico, scaturirebbe senz’altro dall’approvazione di una legge elettorale con, ancora una volta, parlamentari nominati e liste bloccate. Impedendo al popolo sovrano di eleggere i propri rappresentanti.

Ecco perché, questo 2 giugno dovrebbe essere l’occasione per parlare di democrazia e sovranità. Se si vuol davvero vivificare la scelta che 71 anni or sono venne compiuta per la Repubblica e che animò padri della patria come Mazzini e Garibaldi e i leaders della ricostruzione democratica. Quali De Gasperi, Saragat, Nenni, Parri, Einaudi, La Malfa.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.