106, Megalotto 3 ritirato. Intanto Renzi e Oliverio sorridenti in Cittadella
Si susseguono le reazioni istituzionali e sociali alla notizia del ritiro del Macrolotto 3 della statale 106 dal Cipe. Un progetto la cui approvazione era stata definita da Matteo Renzi - così come si legge nella nota stampa dell'Associazione Basta Vittime sulla Strada Statale 106 - la scelta più significativa e importante della seduta del Cipe. “Rispettiamo così – aveva aggiunto Renzi rivolgendosi al Presidente Mario Oliverio presente alla seduta – un impegno assunto nei confronti della Calabria. Facendo oggi un concreto passo avanti nella realizzazione di una struttura strategica per il Paese”. A queste dichiarazioni rispondeva Oliverio. “Oggi si apre la fase della realizzazione di una importante infrastruttura. Che collega il corridoio adriatico con l’A3. E rende la Calabria più accessibile”.
106, RENZI E OLIVERIO NON CHIEDONO SCUSA AI CALABRESI
Mercoledì 1 marzo il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio riceve la visita di Matteo Renzi in Cittadella. Sorridono, scherzano, fanno qualche foto, non concedono interviste. Non chiedono scusa ai calabresi e non sentono l’esigenza di dare loro spiegazioni. Non ritengono opportuno chiarire le ragioni per le quali questo progetto è stato ritirato. Nonostante i loro proclami precisi, chiari e netti. Dopo i tanti annunci di agosto 2016 si è passati al silenzio di marzo 2017. Neanche una parola che potesse permetterci di apprezzare quanto meno il senso di responsabilità che compete a chi riveste un alto ruolo istituzionale.
Nessun rispetto per i cittadini, per le famiglie delle vittime della “strada della morte”. Per una regione che oggi, più che mai, è ridotta alla povertà ed alla fame. Dove non c’è lavoro e quelle poche occasioni che c’erano stanno svanendo nel silenzio. Nei sorrisi, nelle foto e negli scherzi di Renzi e Oliverio